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BAGAGLIO A MANO, RYANAIR FA RICORSO ALL’ANTITRUST

Bagaglio a mano, Ryanair convinta: “Ricorso contro Antitrust ci darà ragione”.

L’Antitrust aveva multato la compagnia low cost Ryanair, insieme a WizzAir, sostenendo che le modifiche apportate alle regole di trasporto del trolley sono una pratica commerciale scorretta.

Questo perché ingannano” il consumatore sull’effettivo prezzo del biglietto, non includendo più nella tariffa base un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo quale è il “bagaglio a mano grande”.

Nonostante l’ultima battaglia avesse deposto a favore delle ragioni dei consumatori, David O’Brien, Chief commercial officer di Ryanair, è convinto di avere in mano carte sufficientemente buone per sparigliare.

O’Brien afferma “Faremo appello e crediamo che avremo successo. Una decisione della Corte di giustizia europea del 2014 ha sentenziato che il passeggero debba poter prendere con sé preziosi e indispensabile, e credo ci dia ragione, perché penso che 20 cm per 25 per 40 sia uno spazio sufficiente per l’indispensabile”, ha spiegato a chi chiedeva della multa da 3 milioni. “Ogni passeggero in ogni compagnia aerea paga per il bagaglio, semplicemente nel caso di Ryanair noi scorporiamo ogni servizio per dare al passeggero la scelta”.

Al centro della decisione dell’Autorità sulla concorrenza era finita la scelta, operativa dal 1° novembre 2018, delle due società che consentono ai passeggeri di trasportare una sola borsa piccola, da posizionare sotto il sedile, e non il trolley.

Una decisione che, ha rilevato il Garante, comporta una significativa riduzione dello spazio a disposizione (rispettivamente – 65% e – 52%). Inoltre, le compagnie utilizzano per il nuovo servizio a pagamento proprio lo spazio dedicato negli aeromobili al trasporto del bagaglio a mano grande, le cappelliere.

Fonte: Adico

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ryanair bagagli a mano

BAGAGLIO A MANO RYANAIR: NUOVE REGOLE 2018

Niente più trolley come bagaglio a mano sui voli Ryanair, a meno di non mettere mano al portafoglio. Il cambiamento della regola è dovuto al fatto che troppi passeggeri portavano con sé due bagagli, riempiendo troppo le cappelliere dell’aereo nei voli molto affollati.

La più popolare compagnia aerea low cost d’Europa decide di cambiare le regole per i bagagli a mano: possono portare due bagagli a mano in cabina soltanto i passeggeri che hanno acquistato l’imbarco prioritario. A tutti gli altri verrà caricato gratuitamente in stiva il proprio trolley, direttamente all’ingresso dell’aereo.

Da lunedì 15 gennaio 2018 sarà possibile portare a bordo due bagagli a mano se si acquista il pacchetto Premium, altrimenti sarà sempre possibile portare un piccolo bagaglio, come una borsetta o uno zaino, ma non il trolley che verrà registrato e sistemato nella stiva gratuitamente. Il tutto direttamente al gate e senza comunque dovere imbarcare il bagaglio al check-in. Di fatto, quello che prima accadeva solo per alcuni passeggeri, l’imbarco in stiva del bagaglio quando le cappelliere dell’aereo rischiavano di non avere abbastanza spazio per tutti, da lunedì avverrà per tutti i bagagli (non borse e zaini) di chi non avrà pagato il suppplemento. Causando così peraltro anche un lavoro extra per il personale aeroportuale.

Inoltre la borsa piccola dovrà rientrare nelle dimensioni di 35 x 20 x 20 cm e dovrà poter essere sistemata sotto il sedile davanti al passeggero. Ai passeggeri che, invece, hanno acquistato i pacchetti Premium e i due bagagli a mano, Flexi Plus, Plus o Family Plus sarà consentito portare a bordo i due propri bagagli a mano, il trolley e la borsa con le misure consentite: il primo andrà nella cappelliera, il secondo sotto la poltrona davanti al passeggero.
Previste anche sanzioni: la mancata osservanza di queste nuove regole comporterà il pagamento di una penale pari a 50 euro per articolo al gate di partenza “e – spiega la compagnia – potrebbe causare ritardi per tutti i passeggeri a bordo”.

Fonte: Adico

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Finita l’era dei biglietti aerei a 10 euro. Ecco cosa cambia

Per offrire biglietti a 10 euro le compagnie aeree devono scendere a compromessi. Forse troppi.

L’era dei biglietti aerei low cost sta ormai volgendo al termine. Lo scrive fammivolare.boardingarea.com, che spiega come, per riuscire a offrire voli a prezzi super stracciati, le compagnie aeree si comportino in modo non troppo serio.

Ryanair, per esempio, avrebbe messo a punto un sistema molto elaborato per poter mantenere rotte che altrimenti rimarrebbero scoperte. Il sistema sarebbe il seguente: chiede alle autorità locali ingenti somme di denaro da destinare a una società controllata chiamata Ams (Airport Marketing Services Ltd), definendo queste quote ‘un investimento per la promozione turistica’. Queste somme finiscono in un unico calderone insieme agli utili veri e propri derivanti dalle attività commerciali e, al netto dei finanziamenti, ecco che rotte poco redditizie diventano una fonte di guadagno.

I finanziamenti sono stati ‘spacciati’ – scrive ancora fammivolare.boardingarea.com – per promozioni turistiche, ma hanno alimentato diverse rotte caratterizzate da traffici tutt’altro che turistici, trasformando un presunto bene per tutti in un privilegio per pochi, sottraendo importanti fondi a settori di maggiore importanza.
Ma soprattutto, grazie ai finanziamenti, è possibile abbattere il prezzo medio dei biglietti, con conseguente aumento delle prenotazioni e, quindi, di utili. Una politica intelligente quella di Ryanair, che le evita l’aiuto di Stato diretto, ma che è finita comunque sotto la lente di ingrandimento dell’Unione europea la quale ha costretto un forte ridimensionamento di questa pratica: in varie regioni d’Italia gli aiuti sono stati bloccati o messi in stand-by, in attesa che le norme diventino più chiare.

La battaglia legale contro i finanziamenti senza gara d’appalto vede come protagonista la nostra compagnia di bandiera, Alitalia, che si è proposta come alternativa a Ryanair per operare alcune rotte in Puglia adottando un modello low cost appositamente per questa tratta. In un’ipotetica gara d’appalto, dunque, Alitalia potrebbe sottrarre a Ryanair diverse rotte da Bari e Brindisi e acquisire il diritto di ricevere finanziamenti pubblici per poterle mantenere.

Anche se compagnie come Ryanair hanno dimostrato di avere una struttura altamente competitiva e snella, le gare d’appalto potrebbero andare ad assegnare finanziamenti, e di conseguenza rotte, in base ad altri criteri, come per esempio la qualità del servizio, strappandole lo scettro e aumentando il costo medio per i viaggiatori.

D’ora in poi, per finanziare una compagnia aerea sarà necessaria una gara d’appalto trasparente e aperta a compagnie aeree concorrenti. Per garantire biglietti aerei a prezzi molto competitivi, infatti, sono stati fatti grossi sacrifici: forse è giunta l’ora di razionalizzare i finanziamenti, anche se fare ciò comporterebbe la scomparsa dei biglietti aerei a 10-20 euro.

Fonte: siviaggia.it

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