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VENEZIA E’ IL 4 CAPOLUOGO PIU’ INQUINATO: PARLA LEGAMBIENTE

Per Legambiente Venezia è  uno dei capoluoghi più inquinati.

Le città sono sempre più soffocate dallo smog. Questa volta il comune di Venezia è tra i peggiori in assoluto.

“Mal’aria” 2019, il dossier annuale di Legambiente sull’ inquinamento atmosferico, ha fatto una classifica dei comuni italiani più inquinati.

Rispetto ai risultati emersi, il nostro paese risulta sempre più contaminato. Riguardo le polveri sottili,  26  città hanno oltrepassato il limite quotidiano fissato per legge. Per quanto riguarda l’ozono, invece, 53 capoluoghi di provincia hanno superato il limite di 25 giorni con una media sulle otto ore superiore a 120 microgrammi per metro cubo.

Per Legambiente, il problema principale è la mobilità. La mobilità sostenibile è già praticata da alcune città. Per fare uscire l’Italia dall’ emergenza cronica dello smog occorre realizzare un piano nazionale con misure strutturali ed economiche di ampio respiro e redigere i Pums (piani urbani di mobilità).

E’ indispensabile,inoltre, ridurre il tasso di motorizzazione riportandolo ai livelli delle altre nazioni europee. In relazione a questo,gli incentivi sulle emissioni devono prevedere criteri sociali.

Infine, è fondamentale potenziare il trasporto pubblico locale, urbano e pendolare e prevedere reti ciclabili che attraversino nelle diverse direttrici le grandi città. La chiave per un netto miglioramento è ripensare il proprio stile di vita in un’ottica più ecofriendly.

FONTE

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gpl e metano iniziativa per auto euro 3 ed euro 4

BONUS GPL E METANO PER AUTO EURO 3 ED EURO 4

Tornano gli incentivi per trasformare le auto a benzina o diesel in vetture a gpl o metano. L’iniziativa interessa le auto Euro 3 ed Euro 4.

Tornano gli incentivi per trasformare le auto a benzina o a diesel in vetture a gpl o metano. Il progetto Icbi, acronimo di “Iniziativa carburanti a basso impatto”, questa volta interessa i proprietari di auto Euro3 ed Euro4, che dallo scorso 16 novembre possono prenotare la modifica del proprio veicolo nelle officine convenzionate. Non è più possibile, invece, convertire i mezzi con classe ambientale Euro2, i quali potevano approfittarne fino al 15 di questo mese. Il finanziamento è di quasi 900 mila euro, come sempre sono disponibili fino a esaurimento fondi, dunque occorre affrettarsi per rientrare tra i beneficiari.

Come si fa ad usufruire del bonus?

Il progetto Icbi nasce da un accordo di programma tra il ministero dell’Ambiente e 682 Comuni italiani, di cui Parma è capofila. Possono ottenere gli aiuti, dunque, solo i cittadini residenti nei Comuni aderenti rivolgendosi alle officine convenzionate. Il meccanico verificherà l’eventuale disponibilità dei fondi e richiederà, tramite il portale del Consorzio Ecogas, che gestisce la campagna, il codice di prenotazione, attribuito a ciascun intervento. Poi si fisserà un appuntamento per il montaggio dell’impianto. Il contributo verrà anticipato dall’installatore, che in seguito otterrà un rimborso. Il bonus viene concesso tramite uno sconto riportato nella fattura del meccanico. I costi della modifica dell’impianto variano da un’officina all’altra, ma devono rispettare i tetti massimi stabiliti a livello nazionale.

A chi spetta questo bonus?

Possono prenotare la trasformazione i proprietari di vetture private a benzina e diesel Euro3 ed Euro4. In base all’opzione Bi-fuel, si possono trasformare a GPL e metano anche i veicoli commerciali inferiori a 3,5t immatricolati dopo il primo gennaio 1997, ma solo quelli di classe Euro3,4 e 5.

Come facciamo a scoprire a quale classe ambientale appartiene la nostra auto?

Si può utilizzare l’applicazione sul Portale dell’automobilista, selezionando il tipo di veicolo e inserendo il numero di targa.

Quale è l’importo del bonus?

L’ammontare degli incentivi varia a seconda del veicolo da convertire:

  • 500 euro per l’installazione del GPL e 650 euro per il metano, su mezzi privati Euro3 ed Euro4 alimentati a benzina;

  • 750 euro per l’installazione del GPL e 1.000 euro per il metano su veicoli commerciali Euro3, Euro4 ed Euro5 alimentati a benzina;

  • 750 euro per l’installazione del GPL e 1.000 euro per il metano su veicoli commerciali con alimentazione diesel.

“Visto il successo degli anni passati, il ministero dell’Ambiente sta pensando di rifinanziare l’intera iniziativa lanciata 15 anni fa. Nel frattempo stiamo ancora utilizzando i fondi residui del 2006, circa 20 milioni di euro ” rivela a Repubblica Economia Nicola Ferioli, dirigente del settore mobilità e ambiente del Comune di Parma.

Le polveri sottili disperse nell’aria oltre i limiti ammessi stanno costringendo molte città d’Italia a bloccare la circolazione dei veicoli più inquinanti. A dichiarare guerra allo smog sono, oltre alle città più grandi, soprattutto le regioni del Nord (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto) le quali il 9 giugno scorso hanno siglato insieme al ministero dell’Ambiente il ‘Nuovo accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano’, che prevede la distribuzione di carburanti alternativi, limitazioni alla circolazione, oltre a regole omogenee in materia di car sharing, ztl e mobilità ciclo-pedonale.

A oggi, rivela uno studio di Confartigianato Autoriparazione, in Italia circolano 37,9 milioni di auto, quasi tutte Euro4, Euro 5 e 6, una metà delle quali (48,5%) alimentate a benzina e un’altra metà (42,9%) a gasolio. Sono ancora in netta minoranza i veicoli a metano, ibridi ed elettrici.

Fonte: Adico

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