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ARTE AD ALTA QUOTA: “SNOW ART DOLOMITI ROMANTICHE”

Visioni di bellezza: arte ad alta quota per il vernissage di “Snow Art Dolomiti Romantiche”.

Venerdì 8 febbraio alle ore 15 avrà luogo il vernissage della mostra temporanea “Snow Art Dolomiti Romantiche”. L’evento si terrà in occasione della settimana dei giornalisti GIS nella conca ampezzana.

L’esposizione fotografica, visitabile fino al 7 aprile, è patrocinata da Regole d’Ampezzo, Fondazione Cortina 2021, Dolomiti Superski e Anef.

Nello specifico, si tratta di un osservatorio sulla bellezza nel cuore delle Dolomiti, che avrà luogo all’interno di Lagazuoi EXPO Dolomiti.

Attraverso questa mostra sarà possibile quindi osservare le meraviglie della montagna viste attraverso gli occhi di tre artisti di importanza internazionale, Pierluigi Orler, Gustav Willeit e Stefano Zardini. I tre fotografi racconteranno il  linguaggio della montagna, traducendolo in eleganti immagini che resteranno impresse nella mente dei visitatori.

 

Per maggiori informazioni:

Dolomiti Superski e Cortina 2021

 

 

Fonte Immagine

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LA 16° EDIZIONE DI TECNOBAR&FOOD INAUGURA LA NUOVA AREA “TERRE DI BIO” A PADOVA FIERE DAL 6 AL 9 OTTOBRE.

TECNOBAR&FOOD è il salone biennale professionale per alberghi, ristoranti, bar, attrezzature alberghiere, prodotti alimentari e tecnologie.

L’inaugurazione sarà sabato 6 ottobre, all’interno dei padiglioni di Padova Fiere. L’evento proseguirà fino al 9 ottobre.

TECNOBAR&FOOD rappresenta ogni anno il più importante Salone del Nord Est dedicato ai professionisti della ristorazione e dell’ospitalità. L’esposizione va dalle attrezzature e arredamento per alberghi, ristoranti e bar, fino alle proposte che riguardano il mondo del food e del wine. Riconosciuto come il palcoscenico ideale dove le aziende lanciano nuove tecnologie inedite, TECNOBAR&FOOD 2018 mostra le innovazioni di prodotto come la chiave del successo di ogni impresa.

Tra i numerosi spazi adibiti alla mostra, ve n’è uno nuovo e innovativo che valorizza la biologicità dei prodotti italiani. Terre del Bio è il nome assegnato all’area che presenta le tipicità enogastronomiche biologiche dei vari territori italiani.

Un giro nel gusto italiano offre ai visitatori prodotti certificati di qualità e la possibilità di riscoprire tradizioni e sapori di una volta.

Grazie all’attenta selezione dei produttori presenti all’esposizione, i visitatori possono vivere al meglio la gastronomia locale attraverso soli prodotti con certificazione biologica.

I protagonisti

Saranno presenti oltre 60 aziende provenienti da tutta Italia. Le specialità regionali saranno numerose, eccone un’assaggio: i peperoni cruschi della Basilicata, le olive ascolane delle Marche, l’olio e le mandorle di Puglia e Sicilia, i pomodori e le conserve della Campania, il sidro e lo speck dell’Alto Adige. E la pasta, grande protagonista della tavola italiana, realizzata con farine di grani antichi, oppure con farine di legumi.

Vista l’importante collaborazione della scuola alberghiera “Pietro D’Abano” e la città di Abano Terme come partner d’eccezione, vi sarà un’ampio spazio per le degustazioni nell’area Cooking Show. Si aggiunge la realizzazione di punti di assaggio presso stand e la creazione di Focus Point dedicati a specifici settori studiati appositamente per il visitatore professionale.

La scuola alberghiera “Pietro D’Abano” realizzerà un percorso di sapori italiani tramite degustazioni e showcooking utilizzando prodotti degli espositori, aperti a tutti. Oltre a questa particolare iniziativa, verrà offerto ogni mattina un buffet di colazioni bio e ogni sera un aperitivo bio.

Terre del Bio accoglie, oltre agli operatori professionali, anche il pubblico generico per diffondere la conoscenza dell’aspetto culturale legato ai prodotti stessi.

La presenza del territorio veneto, oltre che sede di TECNOBAR&FOOD 2018, ha un importanza rilevante all’interno dell’esposizione. La regione verrà rappresentata da una decina di aziende che presenteranno prodotti caratteristici.

Il buffet inaugurale verrà offerto dal Consorzio TerrAbio, primo esempio in Italia di Consorzio costituito da soci provenienti da diverse regioni italiane. La società offre una merceologia diversificata e orientata alla valorizzazione delle tipicità regionali.

Ecolabel EU (marchio di certificazione ecologica della Comunità Europea) sarà presente nelle giornate dei giorni di 8 e 9 ottobre per fornire tutte le informazioni necessarie sulle loro attività.

Per saperne di più visita il sito di TECNOBAR&FOOD

Fonte: Terre del Bio TECNOBAR&FOOD 2018

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oroetlaboro

ORO ET LABORO: NELLO STUDIO TEOLOGICO DELLA BASILICA DEL SANTO PRIMA MOSTRA SULL’OREFICERIA SACRA

Dal primo al 15 giugno 2018 viene allestita un’esposizione di manufatti di oreficeria artistica, sul tema del gioiello a carattere sacro, nello Studio Teologico della Basilica del Santo.

Vi partecipano sei orafi padovani che da mesi lavorano per preparare un evento unico nel suo genere, che avrà luogo durante le celebrazioni per la festa del Santo.

Oltre ai lavori di oreficeria, infatti, l’intero gruppo di artisti artigiani si è impegnato a disegnare e fondere il busto in bronzo dedicato al ricordo di padre Poiana. L’evento sarà molto significativo non solo per l’oreficeria locale, ma anche per la comunità dei fedeli del Santo, che gli orafi desiderano abbracciare e stupire con la propria arte.

L’oreficeria da sempre è stata al servizio del Sacro e della devozione, ed è stata la regina indiscussa delle arti nel Medioevo, con la predisposizione delle suppellettili liturgiche e dei reliquiari.

La basilica di Sant’Antonio conserva tantissimi manufatti, tra essi i più noti sono il reliquiario del mento del Santo (1350), che viene portato in processione il 13 giugno e il reliquiario della lingua, quest’ultimo opera dell’orefice Giuliano da Firenze.

GLI ORAFI E LE OPERE ESPOSTE:

6 orafi e 6 opere di oreficeria per celebrare il senso del Sacro contemporaneo

Bellini Francesca e Gallina Diego: “Croce Ghiandata”

“In questi oggetti abbiamo cercato di creare una sintesi di due elementi ricorrenti nella simbologia legata a Sant’Antonio: il giglio e la croce Ghiandata. Il giglio è il fiore che Sant’Antonio ha scelto come simbolo della purezza della vita. La croce ghiandaia, chiamata così perché alle sue estremità troviamo delle ghiande, viene utilizzata dal Santo sia per scacciare il male che per dispensare amore e pace nel mondo”.

Degli Stefani Carlo: “Simbolo”

“Un simbolo semplice, elementare, due archi che s’incrociano a formare un pesce. Simbolo religioso, simbolo d’incontro e di fiducia. I primi cristiani, perseguitati da Roma, quando incontravano una persona disegnavano a terra un arco e se questa disegnava un altro arco a formare un pesce sapevano di potersi fidare. La stessa parola pesce in lingua greca dava un codice molto usato dai primi cristiani. L’acronimo di questa parola ICHTHIC = Gesù Cristo Figlio di Dio, Salvatore. Collana in argento 925 e Ambra”

Maso Guerrini Rita: “Profili”

“Abbiamo realizzato in argento 925 un anello Skyline che rappresenta la facciata e la vista laterale della Basilica di Sant’Antonio. Le principali città del mondo sono rappresentate in anelli Skyline. In essi vengono scolpite e rappresentate le principali opere e monumenti delle città stesse. La basilica del santo è uno dei monumenti italiani più visitati e una delle chiese più importanti al mondo. Abbiamo deciso per questo di realizzare l’anello cercando di far risaltare tramite bruniture e finiture lucide i dettagli della Basilica.

Paggiaro Ivano: “Simmetrie”

Affascinato dalla bellezza del Rosone presente nella faccia principale della Basilica del Santo, ho voluto provare a riproporre la sua simmetria con la tecnica orafa, prima con il traforo su lastra e poi con l’incisione. Le due tecniche mi hanno permesso di realizzare questo pezzo unico, in esclusiva per la mostra “oro et laboro”.

Pasqualetto Pietro: “Crocefissione”

“Appassionato da sempre di bassorilievi e di busti realizzati prima in creta e poi in bronzo , ho voluto cimentarmi nella realizzazione di questo corpo di Cristo in croce. Il mio intento era cogliere e rappresentare la sofferenza del Cristo mentre veniva eretto sulla croce”.

Sette Mauro: “Crocefisso”

“Il gioiello è un pezzo unico: punta a valorizzare ed evidenziare il corpo di Cristo, realizzato in corallo rosa. La croce, che riprende la forma di quella indossata da Papa Francesco, consiste in una struttura d’argento che sostiene un letto di pietre preziose. Si tratta di tormaline, montate e incastonate secondo un’ antica e tipica tecnica indiana denominata Kundan, che consente di creare un certo contrasto cromatico e quindi di porre in evidenza il corpo di Cristo”.

ORARI DI APERTURA:

Tutti i giorni dalle 10 alle 19, ingresso libero

Per maggiori informazioni:

Mostra Oro et Laboro

Fonte: Curatore e Orafo MAURO SETTE

https://www.facebook.com/settegioielli/

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Chapeau

“CHAPEAU” NEL PROGETTO “PORTA APERTA 2018”: TINO BRUGNOTTO, LUCA PEGORARO E ALBERTO ZAMPIERI A PADOVA

Dal 21 aprile all’8 maggio 2018 l’Associazione Xearte organizza presso Porta San Giovanni un’esposizione delle opere di tre importanti artisti padovani: Tino Brugnotto, Luca Pegoraro e Alberto Zampieri.

Da sabato 21 aprile a martedì 8 maggio 2018 si terrà a Padova, presso Porta San Giovanni, l’esposizione delle opere di Tino Brugnotto, Luca Pegoraro e Alberto Zampieri. Questi tre artisti padovani fanno convivere insieme le loro diverse espressioni artistiche, dopo aver già sperimentato una proficua collaborazione in “Coltraima in Sinergie” nel 2017 e in “Colore Trasformazione Immagine” nel 2016 con buon successo e critica. Quest’anno l’esposizione farà parte del progetto “Porta aperta 2018”, nato con l’obiettivo di restituire a Porta San Giovanni la funzione per cui è nata: un luogo di transito, accesso alla città, difesa, ma anche per dare la possibilità di essere uno spazio conosciuto e fruibile tramite allestimenti di mostre, installazioni, proiezioni; uno speciale punto d’incontro per laboratori, dibattiti, conferenze, momenti musicali.

Tino Brugnotto nasce a Treviso nel 1954, vive e lavora a Padova, la sua città, soggetto ricorrente nelle sue opere, raffigurata con ricco e fantasioso cromatismo; una metamorfosi onirica del reale che tuttavia conserva una ordinata compostezza nelle figure. Attivo dai primi anni ottanta ad oggi, l’artista ha esposto in numerose mostre personali e collettive.

Luca Pegoraro nasce a Padova nel 1966 ove vive e lavora. La passione per il disegno si concretizza dagli anni novanta fino ad oggi con opere astratte su supporti e superfici diversi: pvc, tessuti, plexiglas, ottone, rame, argento e vetro di Murano. L’artista ha realizzato due mostre collettive e varie partecipazioni a diverse manifestazioni espositive.

Alberto Zampieri nasce a Milano nel 1957, vive e lavora a Padova ove fin dagli anni novanta si dedica con profonda passione alla fotografia. Il suo percorso fotografico, prima con attrezzatura in analogico e poi in digitale, si focalizza su attimi, particolari, volti di personaggi e strumenti legati al mondo della musica e dello spettacolo. L’artista oltre a due mostre collettive, ha realizzato numerose esposizioni all’interno di alcuni locali cittadini.

L’inaugurazione si terrà sabato 21 aprile dalle ore 17.30 e la mostra sarà aperta tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle ore 16 alle 19.

Gli eventi proposti si inseriscono nella programmazione annuale dell’assessorato alla cultura del Comune di Padova, con lo scopo di tener vivo uno dibattito culturale ed un interesse verso un luogo storico e artistico così pieno di vita cittadina in questi ultimi cinque secoli.

Per informazioni: info@xearte.net

Fonte: PadovaOggi 

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