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ENERGIE RINNOVABILI: CRESCITA RECORD NEL FOTOVOLTAICO

Le energie rinnovabili arriveranno a coprire i due terzi della potenza elettrica mondiale. Il 2016 ha visto una crescita del 50% nel fotovoltaico.

Siamo entrati nell’Era del solare. Nel 2016, per la prima volta, i nuovi megawatt del fotovoltaico hanno superato quelli del carbone e il solare ha aumentato la sua capacità produttiva del 50%. L’assieme delle fonti rinnovabili ha così assicurato i due terzi della nuova potenza elettrica installata nel mondo. I numeri vengono dal rapporto Renewables 2017 dell’Iea (International Energy Agency) e mostrano un cambiamento che continua a stupire per la continua accelerazione. Le rinnovabili sono già arrivate al 24% del totale dell’elettricità prodotta nel mondo e nel 2022 raggiungeranno il 30% preparandosi al sorpasso sul carbone: nel 2022 le fonti pulite forniranno una quantità di elettricità equivalente a quella consumata da Cina, India e Germania sommate insieme.

A tirare la volata al fotovoltaico è l’exploit della Cina che è diventata l’azionista di maggioranza del settore conquistando la metà del mercato globale. Pechino ha già superato l’obiettivo fotovoltaico posto per il 2020 e raggiungerà quello dell’eolico onshore con un anno di anticipo. Ma l’India insegue: raddoppierà la sua dotazione di rinnovabili entro il 2022 sorpassando l’Unione europea come capacità produttiva di elettricità green (solare ed eolico rappresentano il 90% della capacità degli impianti in costruzione). Per quella data tre Paesi – Cina, India e Stati Uniti – accentreranno i due terzi dell’espansione mondiale rinnovabile.

Ma mentre Cina e India seguono un trend stabile, la situazione degli Stati Uniti appare incerta: “I principali driver per il vento e il solare rimangono forti. Tuttavia, l’attuale incertezza sulle riforme federali proposte e sulle politiche commerciali ed energetiche potrebbero alterare l’attrattiva economica delle energie rinnovabili e ostacolare la crescita”, scrive l’Iea. “Le energie rinnovabili aumenteranno di 1.000 gigawatt entro il 2022: è circa la metà dell’attuale capacità che il carbone ha costruito in 80 anni”, ha dichiarato il direttore dell’Iea, Fatih Birol. “Quello a cui stiamo assistendo è la nascita di una nuova era nel fotovoltaico determinata dalla continua discesa dei prezzi”. 

Il rapporto fornisce anche un’analisi dettagliata della crescita dell’off-grid in Africa e in Asia. La capacità di produzione energetica al di fuori delle reti in queste regioni triplicherà entro il 2022 assicurando l’elettricità a quasi 70 milioni di persone che attualmente non sono collegate perché vivono in luoghi troppo isolati.

“Sul fronte elettrico la nuova era che si è aperta per il solare è irreversibile”, spiega Paolo Frankl, responsabile del settore rinnovabili della Iea. “Ora la vera partita si gioca sull’espansione delle rinnovabili negli altri settori energetici. Si prevede che il consumo di energia dei veicoli elettrici raddoppierà nei prossimi cinque anni. E nell’Unione europea sta per scattare l’obbligo di costruire solo edifici a consumi energetici tendenti a zero, cioè basati su efficienza e rinnovabili”.

Fonte Adico

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Globi solari

Ecco i globi solari. 400 Volte più efficienti dei pannelli solari.

Arrivano i globi solari, 400 volte più efficienti dei tradizionali pannelli! Costeranno meno di 2 Euro!

Sono molte le persone che negli ultimi anni, per motivi economici ed ecosostenibili, hanno scelto di installare dei pannelli solari sul tetto della propria abitazione.

Da oggi, grazie a questo innovativo progetto sviluppato dalla società Cool Earth, la produzione di energia solare potrà subire un’accelerazione davvero importante. Questa azienda, infatti, ha ideato dei particolari globi solari in grado di produrre fino a 400 volte di energia in più rispetto ai pannelli solari tradizionali.

Questi rivoluzionari globi solari possiedono un diametro di circa due metri e sono capaci di produrre ben 500 watt di energia. Il principale vantaggio apportato da questa geniale invenzione è dovuto alla forma sferica ed alla loro particolare costruzione. I globi solari si mostrano frontalmente al sole con una la pellicola trasparente, mentre la parte inferiore è ricoperta da celle fotovoltaiche ad alta capacità. La cupola fa confluire i raggi solari verso l’interno, dove la parte concava li concentra con precisione verso un unico punto, come una grande lente d’ingrandimento. Questa particolarità permette ai globi solari di amplificare la potenza dei raggi solari consentendogli di funzionare anche in giornate scarsamente soleggiate.

Inoltre questi globi solari sono anche molto robusti, infatti sono in grado di tollerare venti da oltre 100 miglia l’ora, ma anche piogge, insetti e sporcizia.

Ma ciò che stupisce di più, oltre alle particolari caratteristiche tecniche, è il loro prezzo, che si aggira intorno ai 2 dollari. Anche i costi di manutenzione sono veramente molto bassi e ciò li rende ancora più competitivi sul mercato.

Fonte: notizietg.it

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La Germania produce troppa energia rinnovabile e paga chi vuole usarla

In una giornata si è addirittura soddisfatta l’intera domanda energetica nazionale.

Secondo i dati di Agora Energiewende, un istituto di ricerca di Berlino, domenica 15 maggio, dalle ore 2 alle 3 locali del pomeriggio, la potenza di tutte le energie rinnovabili tedesche ha sfiorato il 100% della domanda elettrica del paese.
Eventi di questo tipo dovranno in futuro essere gestiti con sempre maggiore accortezza al fine di evitare sprechi e prezzi negativi dell’energia elettrica. Le soluzioni? Migliori interconnessioni tra i diversi paesi, installazione di sistemi di stoccaggio di grandi capacità e una crescente elettrificazione della domanda. Questo surplus di energia ha fatto sì che, per un breve periodo, i prezzi dell’energia fossero in realtà negativi, il che significa che i consumatori sono stati inizialmente pagati per consumare energia elettrica.

Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, la Germania intende essere apripista in tema di energia rinnovabile; si è impegnata a essere alimentata interamente da fonti rinnovabili entro il 2050, un obiettivo quanto meno ambizioso. ma certo giornate come quella del 15 maggio possono servire a dare a questa ambizione genuina credibilità.

Nel resto del mondo

Un recente studio ha suggerito che tutto è pronto per una rivoluzione energetica. I combustibili fossili sarebbero in tangibile calo, e le energie rinnovabili e nucleare avrebbero preso il sopravvento. Una recente dichiarazione da parte dell’Agenzia internazionale per l’energia, secondo cui più di un quarto del mondo sarà alimentato da energia rinnovabile entro il 2020, conferma la tendenza. nel frattempo la Svezia ha avviato modifiche legislative ed infrastrutturali per diventare prima nazione libera da combustibili fossili a livello mondiale; il Marocco avrà presto una centrale funzionante 24 ore su 24 a concentrazione solare che sarà in grado di fornire costantemente l’intera regione; gli Stati Uniti, Canada e Cina hanno tutti convenuto di cooperare per porre fine alla loro dipendenza dai combustibili fossili.

E l’Italia? nel paese del sole le cifre sono contrastanti. Le energie rinnovabili sono diffuse ormai nel 100% dei Comuni italiani, e il nostro Paese conquista il primo posto nel mondo per il solare. Il contributo ai consumi elettrici schizza al 38%. Dati che fotografano il particolare andamento della rivoluzione energetica italiana, che cresce dal basso ma viene osteggiata dall’alto, con tagli retroattivi e improvvisi che frenano una crescita ormai forte di oltre 800 mila impianti sparsi in tutto il territorio. È questo il quadro che esce dal rapporto “Comuni Rinnovabili 2015” di Legambiente.

Se nel corso del 2014 sono aumentate le installazioni per tutte le fonti, i ritmi di crescita sono purtroppo molto inferiori rispetto al passato: per il fotovoltaico negli ultimi due anni sono stati installati 1.864MW contro i 13.194 del biennio 2011-2012, nell’eolico sono stati installati 170MW nel 2014 contro una media di 770 degli anni passati, stessi dati per il mini idroelettrico e le altre fonti. Le ragioni di questa situazione sono due, la prima riguarda l’assenza di procedure chiare per l’approvazione dei progetti che blocca gli impianti eolici (per quelli offshore ancora nessun impianto è stato realizzato a fronte di 15 progetti presentati), solari termodinamici, da biomasse, mini idroelettrici, geotermici. La seconda ragione sta nella totale incertezza in cui il settore si trova a seguito di interventi normativi che in questi anni hanno introdotto tagli agli incentivi, barriere e tasse senza al contempo dare alcuna prospettiva chiara per il futuro. La scure di Palazzo Chigi si è dunque abbattuta su un mercato che vale più di 100 mila posti di lavoro.

Fonte: quifinanza.it

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