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Joan Miro mostra Palazzo Zabarella Padova

JOAN MIRÓ: MATERIALITÀ E METAMORFOSI – PALAZZO ZABARELLA

Palazzo Zabarella ospiterà fino al 22 luglio 2018 la mostra di Joan Miró, promossa dalla Fondazione Bano, che raccoglie le opere del grande artista catalano che ha segnato la produzione artistica del Ventesimo secolo.

La mostra “Joan Miró: Materialità e Metamorfosi”, promossa dalla Fondazione Bano e dal Comune di Padova, sarà esposta al Palazzo Zabarella (Via degli Zabarella, 14) fino al 22 luglio 2018.

La mostra raccoglie ottantacinque tra quadri, disegni, sculture, collages e arazzi provenienti dalla straordinaria collezione di opere del maestro catalano di proprietà dello Stato portoghese.

Fulcro della mostra, che raccoglie i lavori di sei decenni di attività, è la naturalezza fisica dei supporti impiegati dall’artista, nonché l’elaborazione dei materiali come fondamento della pratica artistica. Nella sua esplorazione della materialità Miró allargò in maniera decisiva i confini delle tecniche di produzione artistica del Ventesimo secolo.

Oltre a questa esplorazione dei materiali, egli sviluppò un linguaggio dei segni innovativo, che modificò il corso dell’arte moderna. In un processo di trasformazione morfologica, nell’arte di Miró gli oggetti assurgono allo status di segni visivi: negli arazzi le matasse di filo possono sostituire schizzi di colore; il fil di ferro dei primi collages rappresenta spesso la linea disegnata; talvolta la carta riformula le caratteristiche fisiche della tela in quanto supporto. In senso molto lato, la morfologia è il principio operativo del lavoro di Miró: tutto è in uno stato di flusso e cambiamento permanenti, man mano che l’artista esplora le possibili equivalenze tra i mezzi. Ma sebbene la morfologia si definisca come una variazione della forma, della sostanza e della struttura fisiche, non è tuttavia nella scienza o nella biologia che vada cercata la chiave interpretativa dell’arte di Miró, bensì nella trasformazione e nella logica interna dei suoi metodi di lavoro.

Nel duplice ruolo di artefice e trasgressore della forma del modernismo del Ventesimo secolo – pittore e antipittore al tempo stesso – Miró sfidò il concetto stesso di specificità del mezzo.

JOAN MIRÓ

Joan Miró, nato a Barcellona il 20 aprile 1893, è stato un pittore, scultore e ceramista spagnolo, esponente del surrealismo. Cominciò a disegnare dall’età di 8 anni, ma su consiglio del padre iniziò a lavorare come contabile, finché un esaurimento nervoso non lo convinse a dedicarsi all’arte. Nel 1912, frequentò l’Accademia Galí, dopodiché passò al Circolo Artistico di Sant Lluc. Nel 1920 si stabilì a Parigi, dove conobbe Picasso; nel 1928 la sua esposizione nella galleria Georges Bernheim lo rese famoso, nel 1954 vinse il premio per la grafica alla Biennale di Venezia e nel 1958 il Premio Internazionale Guggenheim. Per i riconoscimenti in patria Miró dovette attendere la caduta del Franchismo (regime politico dittatoriale instaurato in Spagna nel 1939 dal generale Francisco Franco e durato fino al 1975), infatti a partire dal 1978 ricevette varie medaglie d’oro, una in particolare dal re di Spagna Juan Carlos. Morì nel 1983, all’età di 90 anni, a Palma di Maiorca.

La mostra sarà aperta dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 19.00, e sarà invece chiusa il lunedì. (Aperture straordinarie: domenica 1 aprile, lunedì 2 aprile, mercoledì 25 aprile, lunedì 30 aprile, martedì 1 maggio, sabato 2 giugno)

Per informazioni, biglietti e prenotazioni consultare il sito: Palazzo Zabarella

Fonte: Padova Cultura

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pier88

APERTURA BAR/CONTAINER PIER88: UN’OPERA D’ARTE AL BASSANELLO A PADOVA

Lunedì 19 marzo 2018 per la prima volta il bar/container Pier88 del Bassanello apre le sue porte al pubblico.

Lunedì 19 marzo 2018 c’è stata l’apertura di Pier88, bar/container del Bassanello a Padova che in questa giornata ha spalancato per la prima volta le sue porte al pubblico. L’innovativo container/bar sarà d’ora in poi aperto tutti i giorni dalle 7 del mattino alle 2 di notte. Purtroppo, però, causa delle condizioni meteo avverse, l’inaugurazione è stata posticipata in data ancora da definirsi.

Il locale, che si trova sul lungargine Scaricatore del Bassanello, con accesso da viale Felice Cavallotti, è già nel frattempo operativo ed è pronto ad accogliere al suo interno i clienti che vorranno iniziare la giornata con una colazione rigenerante, concedersi una pausa caffè, consumare un pranzo veloce, una lenta merenda, godersi un aperitivo in spensierato relax, farsi tentare da una cena improvvisata o coinvolgere in una piacevole serata di svago. Oltre al servizio bar, con annesso bagno accessibile anche ai disabili, un punto di assistenza è rivolto soprattutto ai ciclisti, che potranno usufruire gratuitamente di utensili comuni e attrezzature connesse alla riparazione e manutenzione delle biciclette. Una fontanella che eroga acqua potabile è inoltre a disposizione dei passanti e dei loro amici animali.

Il locale si trova in una posizione strategica, a ridosso della fermata del tram che collega in pochi minuti al centro della città, e si affaccia con il suo plateatico sul fiume Bacchiglione: la comodità ai servizi non impedisce però di lasciarsi alle spalle il traffico e la routine, per contemplare il lento scorrere dell’acqua, perdersi nel verde del paesaggio che fa da cornice e vi si riflette. A gestirlo sono due giovani baristi padovani che già da anni lavorano nel settore: il 26enne Giulio Facchin e il 33enne Luigi Francescon. Ideato dallo studio It’Ing di Padova e realizzato dalla ditta Habito di Cittadella, il chiosco è una struttura removibile, installata su un’area ottenuta in concessione decennale tramite bando di gara. Sulla facciata esterna trova spazio il murale “L’amore di un albero”, dell’affermato street artist padovano Tony Gallo, che ha decorato anche il portale di accesso al locale. Nelle prossime settimane, inoltre, l’opera d’arte verrà integrata dai quadri vegetali per giardini verticali ideati dalla start up locale LifePanel.

Per informazioni: Pier88 o il numero 3452970370

Fonte: Padova24ore

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amatrice - accumoli prima e dopo il 24 agosto 2016

“AMATRICE – ACCUMOLI: PRIMA E DOPO IL 24 AGOSTO 2016”

Il Museo storico della Terza Armata di Padova ospiterà dal 6 al 28 febbraio 2018 la mostra “Amatrice – Accumoli: prima e dopo il 24 agosto 2016”, organizzata dall’Associazione Culturale “lo spirito nel tempo” di Amatrice.

L’Associazione Culturale “lo spirito nel tempo” di Amatrice, nata nel 2012, si prefigge di coltivare e diffondere fotografia, arte e musica nel territorio dei comuni di Amatrice ed Accumoli. Lo scopo dell’Associazione è quello di tutelare il Patrimonio Storico, Culturale, Artistico e Paesaggistico dei due comuni. Il suo impegno sul territorio si realizza attraverso la realizzazione di fotografie storiche e culturali, la conservazione delle opere d’arte e il sostegno alla musica.

Dopo il sisma del 24 agosto 2016 sono stati elaborati specifici progetti finalizzati alla tutela, alla documentazione, al restauro e alla divulgazione dei beni artistici danneggiati.

Nasce così la mostra fotografica a scopo solidale “Amatrice – Accumoli: prima e dopo il 24 agosto 2016”, in esposizione dal 6 al 28 febbraio 2018 presso il Museo Storico della Terza Armata (Palazzo Camerini, via Altinate, 59 – Padova). La musica, l’arte e la fotografia saranno una testimonianza dell’identità culturale delle tradizioni del luogo.

L’Associazione si impegna a realizzare la campagna fotografica per documentare il territorio di Amatrice prima e dopo il sisma, promuovendo così un impegno solidale per l’arte e la musica del territorio. Tra le finalità c’è infatti quella di far ripartire i giovani con l’arte e la fotografia, ma anche la musica, fornendo strumenti musicali e allestendo nuove sale per l’insegnamento e la divulgazione della musica.

La mostra fotografica, ad ingresso libero, sarà aperta:

  • dal martedì al giovedi (ore 9.00 – 12.00 e 14.00 – 17.30),

  • venerdì (ore 9.00 – 13.00),

  • domenica (ore 9.30 – 12.30 e 15.30 – 18.30).

Rimarrà chiusa il lunedì e il sabato.

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openday spazio anna breda

16 DICEMBRE – OPENDAY IN GALLERIA SPAZIO ANNA BREDA

Sabato 16 dicembre 2017, all’Openday in galleria Spazio Anna Breda, si potranno trovare oggetti unici di design e opere inedite degli artisti della galleria, per tutti i gusti e per tutte le tasche, da regalare e regalarsi.

La galleria Spazio Anna Breda nasce nel 2000 da un progetto di Anna Breda. Promuovere l’arte riconoscendole il significato universale: suscitare emozione, attraverso una ricerca costante di artisti contemporanei famosi e talenti emergenti in grado di stimolare la parte inconscia che più rappresenta l’osservatore. Un’opera d’arte è un investimento serio ed il suo valore intrinseco sta nel fatto che, superate le mode e i limiti del consumismo, non tramonta mai, è amata anche dopo anni come fosse la prima volta.
La professionalità di una vera Galleria d’arte è riuscire a promuovere, attraverso questi canoni, quelli che saranno i grandi artisti del 3° millennio.

Gli artisti che Spazio Anna Breda rappresenta sono visibili nelle fiere più importanti d’arte e collaborano con gallerie di livello ed Istituzioni artistiche. Attualmente Spazio Anna Breda è in grado di offrire una struttura organizzata a 360° garantendo sicurezza e professionalità grazie anche al personale qualificato in grado di soddisfare tutte le richieste del cliente.

La Galleria Spazio Anna Breda si trova a Padova Via Vescovado 86 – Palazzo Cavalli nel centro storico della città.

Nell’OPENDAY di Sabato 16 Dicembre, dalle 10:30 alle 19:00, sarà possibile trovare straordinarie opere inedite degli artisti della galleria e oggetti di design esclusivi per tutti i gusti e tutte le tasche.

 Per informazioni: Spazio Anna Breda

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