A Cortina sarà allestita una mostra estiva dedicata all’artista recentemente scomparso Stefano Zardini.
Una mostra estiva e un concorso internazionale di fotografia celebreranno la vita e il lavoro di Stefano Zardini, noto fotografo di Cortina appena scomparso. L’annuncio durante il vernissage della mostra Snow Art Dolomiti Romantiche, a quota 2.778 metri, nel cuore delle Dolomiti.
“Ho voluto trasformare il consueto in uno spazio nuovo, inedito, allargare lo sguardo verso orizzonti irreali”. E’ ciò che scriveva il noto fotografo ampezzano Stefano Zardini presentando i suoi scatti dedicati alle montagne di casa.
A due settimane dalla sua scomparsa, Stefano Illing, ideatore del laboratorio e spazio espositivo Lagazuoi Expo Dolomiti, rende omaggio a “un grande artista e un amico”.
Sarà allestita infatti una mostra con le sue foto, pronta per l’estate del 2019. Oltre ad essa si terrà un concorso internazionale, “Dolomites Photographer of the Year”, che prende le mosse dalle riflessioni e dai progetti dello stesso Zardini.
Ultimo saluto ad un grande artista
In molti hanno voluto salutare Stefano Zardini salendo a quota 2.778 metri per ammirare l’esposizione temporanea, visitabile fino al 7 aprile 2019. I suoi lavori e quelli di Gustav Willeit e Pierluigi Orler, sono riuniti in una mostra che pone la tecnologia al servizio dell’originalità dello sguardo.
Il vernissage è stato l’occasione per evocare ricordi e annodarli tra loro grazie all’arte della fotografia. Ed è intorno alla passione per l’immagine e per la poesia insita nella natura, che si dipana un filo che lega insieme tanti momenti vissuti con l’artista scomparso.
E’ ciò che hanno raccontato amici e colleghi: dall’assessore del Comune di Cortina d’Ampezzo Paola Coletti al Presidente Regole d’Ampezzo Flavio Lancedelli, dal Presidente del Dolomiti Superski Sandro Lazzari al Presidente GIS Giornalisti sciatori Francesco Marino.
All’inaugurazione ufficiale della mostra erano presenti anche il collega Gustav Willeit e la moglie Valentina Zardini, che ha invitato Francesco Chiamulera a leggere “La negazione della disciplina della Ragione”, il testo introduttivo scritto dallo stesso Stefano Zardini.
Il brano, che racchiude il pensiero visionario dell’artista, si conclude così: “Il ritorno al consueto sarà difficile. Ma tornerò ad annusare l’aria sottile nelle sfumature della luce, dei suoi riflessi misteriosi e sempre sorprendenti. L’imprevedibilità naturale del susseguirsi di fitte nebbie e albe taglienti continuerà ad alimentare la mia insaziabile curiosità”.
Per ulteriori informazioni: Lagazuoi Expo Dolomiti
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