Monetine da 1 e 2 centesimi addio, al supermercato si arrotonda a 5
Il primo effetto dello stop alla produzione di monetine da 1 e da 2 centesimi è l’arrotondamento alle casse dei supermercati. Conad è il primo grande gruppo di distribuzione a ‘ufficializzare’ l’arrotondamento, ma a breve potrebbe essere seguito anche dagli altri. In Italia si stima circolino monetine in rame per un valore attorno ai sette miliardi, di cui alcune rare ed estremamente preziose. L’addio alle valute da uno e due centesimi porterà un risparmio per lo Stato di poco meno di due milioni di euro l’anno.
Conad, come detto, è il primo ad arrotondare i prezzi a 5 centesimi. Da pochi giorni, infatti, nei punti vendita del gruppo sono comparsi i primi volantini in cui si annuncia l’arrotondamento dei prezzi al multiplo di cinque più vicino, per eccesso o per difetto. Insomma, se il conto dirà 5,57 si pagherà 5,55 euro, se sarà di 5,58 si salirà a 5,60. I cartelli sono apparsi un po’ in tutti i supermercati tra Romagna, Marche, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, una volta che vanno a esaurimento le scorte di monete di piccolo taglio.
“Non è stata una scelta presa a cuor leggero, ma purtroppo gli istituti di credito non sono più in grado di fornire questo tipo di valuta nelle quantità necessarie”, ha fatto sapere Conad all’Ansa, sottolineando che “i prezzi di vendita non sono stati toccati”.
La novità riguarderà solo i pagamenti in contanti, a meno che il cliente non si presenti alle casse con l’importo esatto: in quel caso potrà pagare il conto senza arrotondamento, esattamente come accadrà per chi utilizza carte e bancomat.
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