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POPOLARI VENETE, C’E’ IL DECRETO PER I RIMBORSI

POPOLARI VENETE, C’E’ IL DECRETO PER I RIMBORSI

POPOLARI VENETE, C’E’ IL DECRETO PER I RIMBORSI. ADICO ASSISTE I RISPARMIATORI PER RICHIEDERE L’INDENNIZZO. ANCORA DA DEFINIRE LA DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE

Dopo tante promesse e molti rinvii qualche cosa si muove sul fronte degli indennizzi agli investitori delle banche popolari venete. Come annunciato dal governo, entro una ventina di giorni dalla pubblicazione del relativo decreto, dovrebbe essere realizzato un portale all’interno del sito del Mef, il Ministero dell’ Economia e della Finanza, ed entro 45 giorni  sarà possibile presentare le domande. Adico – impegnata con un centinaio di risparmiatori che hanno investito cifre oscillanti fra i 5 mila e 400 mila euro – nelle prossime settimane, quando la situazione sarà più chiara, comunicherà qual è la documentazione da presentare per richiedere i rimborsi. “Siamo pronti a seguire sia i nostri soci sia chiunque intenda affidarsi a noi per compilare la domanda – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’associazione -. Ricordiamo che può chiedere il rimborso anche chi ha già accettato l’indennizzo del 15%. Ribadiamo che in questa fase non è ancora specificata la documentazione da presentare quindi i risparmiatori dovranno attendere ancora qualche settimana prima di muoversi. Tramite il nostro sito (www.associazionedifesaconsumatori.it) terremo sempre informati i cittadini sulle novità legate e appunto sulla documentazione richiesta nell’ambito di una  vicenda che è e resta molto complessa”. Il decreto prevede un ristoro del 30% della somma investita ma le modalità dell’indennizzo dipendono dal patrimonio del risparmiatore. E’ prevista una modalità di rimborso semplificata e più rapida per chi  ha un reddito personale sotto i 35 mila euro e un patrimonio mobiliare inferiore ai 100 mila. Chi ha requisiti superiori dovrà affrontare un iter più complesso che prevede anche il passaggio davanti a una commissione. Il termine per presentare domande dovrebbe essere di sei mesi, però la data di partenza per il conteggio di questi termini  verrà comunicata con apposito decreto.

Fonte: Adico

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LETTERE ED EMAIL NON HANNO VALORE LEGALE: I CONSIGLI PER EVITARE BRUTTE SORPRESE

Le richieste di pagamento tramite lettera o e-mail non hanno alcun valore legale. I consigli di Adico per evitare brutte sorprese.

Se avete ricevuto una lettera oppure una e-mail con la richiesta del pagamento di una fattura potete tranquillamente “stracciarla” in quanto lettere ed e-mail non hanno alcun valore legale perché potrebbero non arrivare mai al destinatario. Raccomandate con ricevuta di ritorno Pec, al contrario, devono essere prese in considerazione perché dimostrano la “serietà” della richiesta.

La questione è molto importante, come dimostrano molte pratiche seguite dall’Adico (Associazione Difesa Consumatori), tra cui quella di una commerciante veneziana che si è vista recapitare in questi giorni una missiva da un sedicente studio legale. Nella lettera il presunto avvocato chiedeva il pagamento di una fattura Wind da circa 160 euro, per un contratto legato a una attività appena chiusa.

“In questo caso – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – la donna ha subito pagato, ma successivamente si è resa conto che, avendo l’addebito in banca, non poteva avere bollette arretrate”.

Allo stato attuale non è ancora possibile sapere se si tratti di una truffa. E’ importante essere al corrente, però, che quella lettera, non avendo valore legale, poteva tranquillamente essere ignorata.

“Non è la prima persona che si rivolge a noi riferendoci di aver ricevuto una lettera di questo tenore. Da sempre critichiamo le metodologie di alcune società di recupero crediti, soprattutto quando si rendono minacciose nei confronti degli utenti. Un atteggiamento che crea molti problemi in particolare alle persone anziane. Ci teniamo perciò a insistere sul fatto che le uniche comunicazioni che devono essere valutate e affrontate con celerità sono quelle provenienti per Pec o raccomandata R/R. Tutto il resto non conta” conclude Garofolini.

Fonte: Adico

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ADICO RIPROPONE IL SERVIZIO DI ASSISTENZA E COMPILAZIONE DEL MODELLO 730

Adico ripropone a grande richiesta il servizio di assistenza e compilazione del modello 730. Primo appuntamento sabato 13 aprile.

Dopo il grande successo degli scorsi anni, anche per il 2019 Adico propone il servizio di assistenza alla compilazione del modello 730, ma con una grande novità legata ai provvedimenti introdotti dall’attuale governo.

L’associazione, infatti, seguirà anche le pratiche di coloro che intendono richiedere il reddito di cittadinanza, misura contro la povertà che necessita di requisiti ben precisi.

 

Gli appuntamenti

Gli appuntamenti sono fissati al sabato, dalle 9 alle 13. I primi sono programmati ad aprile, precisamente il 13 aprile e il 27 aprile.

Tutti i soggetti che necessitano del servizio possono accedervi, siano essi soci o non soci.

Per chi ha già utilizzato il servizio di Adico lo scorso anno non è necessario che porti i 730 degli anni passati, mentre chi lo utilizza per la prima volta deve presentare anche il modello 730 del 2018.

Ai pensionati verrà scaricato il CUD direttamente nella sede dell’associazione.

 

Prenotazioni

Gli appuntamenti vengono fissati contattando la segreteria dell’Adico, preferibilmente la mattina, dal lunedì al venerdì (orario 9-13 e 15-19). Numero di telefono: 041-5349637.

 

Documentazione necessaria

E’ necessario portare sia la documentazione originale che fotocopiata. L’associazione terrà solo le fotocopie, NON verranno ritirati documenti originali.

Per conoscere nel dettaglio quali sono i documenti da presentare, consultare il sito Associazione Difesa Consumatori

 

Fonte: Adico

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