Via libera del Ministero del Lavoro alla Circolare Inps che sbloccherà, dopo diversi mesi, le pensioni per chi ha fatto richiesta del cumulo gratuito dei contributi versati presso diverse Casse previdenziali.
E’ arrivato l’ok del ministero del Lavoro alla circolare dell’Inps che permette di versare la pensione a chi ha chiesto di ritirarsi dal lavoro grazie al cumulo gratuito dei contributi previdenziali versati a Casse diverse. Inserito nell’ultima Legge di Bilancio, il cumulo consente di mettere insieme i contributi previdenziali versati a Enti diversi dall’Inps o tra diverse gestioni dello stesso Istituto. Questa operazione è sempre stata possibile, ma prima di adesso veniva pagata a caro prezzo. A partire da oggi invece coloro che hanno sfruttato la legge e hanno fatto domanda di pensione potranno riceverla senza spese aggiuntive. Benché la legge fosse attuativa già da tempo, abbiamo dovuto aspettare dieci mesi prima che Inps, Casse private e ministero del Lavoro dessero il via libera o quantomeno una spiegazione a chi attendeva l’assegno di quiescenza.
Questo tempo è stato necessario al fine di rendere gratuito ciò che prima era possibile a titolo oneroso. E la differenza, o parte di questa, dovrebbe metterla lo Stato, che però non ha specificato quanto è stato stanziato per l’operazione. C’è chi sostiene 300 milioni, chi meno. E’ però certo che non può essere l’Inps a metterli di tasca propria, né tantomeno le singole Casse previdenziali, che per legge devono garantire una sostenibilità nel tempo a 50 anni, pena l’accorpamento all’Inps. A richiedere la pensione attraverso il meccanismo del cumulo gratuito dovrebbero essere circa 7 mila professionisti nel 2017, 15 mila nel 2018 fino a arrivare a 100 mila tra dieci anni: sono commercianti, avvocati, medici, professionisti ma anche coloro che hanno avuto carriere discontinue e hanno maturato il diritto alla pensione.
Fonte: Adico
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