A partire da venerdì 15 febbraio e fino all’11 marzo, presso il Sottopasso della Stua, sarà in esposizione la mostra di Ioan Pilat “Fashion Twins” che racconta attraverso una serie di scatti fotografici lo speciale rapporto tra gemelli.
Organizzata dall’Assessorato alla Cultura con il supporto dell’Associazione di Promozione Sociale Kinima, la mostra personale di Ioan Pilat apre il ciclo di esposizioni fotografiche del 2018 al Sottopasso della Stua.
La mostra, a cura di Enrica Feltracco, verrà inaugurata venerdì 15 febbraio alle ore 18.00 e rimarrà aperta fino a domenica 11 marzo. La mostra sarà ad ingresso libero e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 18.00 e sabato e domenica dalle 15.00 alle 18.00.
Ioan Pilat si addentra con la sua macchina fotografica in un mondo affascinante, attraverso gli scatti inediti di “Fashion Twins” racconta la speciale relazione che lega i gemelli, una relazione che può essere compresa solo se vissuta. E per lo spettatore diventa seducente penetrare in quegli sguardi, in quel vedere la propria immagine proiettata in un essere umano identico a te, che ti conosce come nessun altro, ma da cui sai che dovrai distinguerti.
Nella ricerca di Ioan Pilat colpisce la capacità di proiettarsi in avventure di scambi, mai univoci, con chi fotografa. Incorpora nelle immagini ciò che prima ha studiato a fondo, niente è lasciato al caso nelle sue foto nemmeno il momento in cui cattura quello sguardo, quell’espressione che già prima aveva pensato o intuito.
Come racconta lo stesso Ioan Pilat, “i gemelli vivono una continua definizione (e ridefinizione) dell’identità personale e dell’identità di coppia, all’interno di un’affascinante altalena tra uguaglianza e diversità: sono uguale a te ma non sono te, sono diverso da te, ma sono anche parte di te. Affascinato da questa magica relazione, ho ritratto varie coppie di gemelli in una chiave fashion, quasi a voler “congelare” in uno scatto fuori dal tempo il rapporto gemellare, così speciale e controverso.”
Ioan Pilat
Ioan Pilat nasce nel 1981 a Suceava, capitale della regione Bucovina, “terra dei duemila monasteri”, sviluppando fin da giovane l’interesse per il cinema e la fotografia. Sin dall’inizio trova nel ritratto la sua forma espressiva, che diviene il suo punto di forza. Jeanloup Sieff, Richard Avedon, Helmut Newton, Giovanni Gastel, Giampaolo Barbieri, non sono che alcuni dei punti di riferimento nella sua formazione. Nel 2012 tiene la sua prima personale a Padova, ‘Visioni Oniriche’, una selezione di alcuni degli scatti più suggestivi di questi primi anni di ricerca. Da settembre 2017 è Docente di fotografia di ritratto presso l’IDP (Istituto Design Palladio) di Verona. Vive e lavora a Padova.
Associazione KINIMA
L’associazione KINIMA non ha scopo di lucro, è laica, apartitica e apolitica. E’ un centro di sperimentazione e di formazione di altissima qualità e di grande attualità nell’ambito dell’immagine e della sua interpretazione nella società contemporanea, opera attraverso una serie di attività: corsi di fotografia, uscite fotografiche, visite guidate, camera oscura, prestito attrezzatura fotografica, prestito libri, progetti di stop motion, di time lapse, workshop, concorsi fotografici, performances, esposizioni, incontri con autori e altro ancora. KINIMA si avvale di personaggi di spicco nella cultura delle immagini, professionisti nel campo e teorici di rilievo. Promuove lo sviluppo creativo della persona, la cultura informatica, con particolare attenzione al mondo Open Source. Con il nuovo ciclo di Mostre che inaugura le attività del 2017, KINIMA coinvolge giovani talentuosi curatori e giovani artisti emergenti, per sottolineare lo spirito di autentica ricerca e innovazione che ha definito, in questi ultimi anni, il Sottopasso della Stua come polo di sperimentazione culturale e KINIMA come una solida scommessa di ricerca sulla fotografia per la città di Padova.
Fonte: Padova Cultura
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