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cortina

CORTINA, 9-10 MARZO: UN WEEKEND ALL’INSEGNA DELLE DONNE E DELLO SPORT

Venerdì 9 e sabato 10 marzo 2018 si svolgerà a Cortina d’Ampezzo un weekend dedicato esclusivamente alle donne e allo sport.

In occasione del weekend dell’8 marzo, Giornata e Festa Internazionale della donna, Cortina si tingerà di rosa e si animerà grazie a molteplici iniziative tutte al femminile. Il più importante evento itinerante dedicato alla montagna arriverà infatti a Cortina proprio il 9 e 10 marzo in occasione di questa importante giornata, dando vita a un Rifugio inteso come spazio aperto all’informazione e al dibattito sui grandi temi e sulle sfide odierne e future della montagna e della donna.

L’evento inizierà con il dibattito “La sfida delle donne” che il 9 marzo, alle 18.15, vedrà protagonista l’attrice Ambra Angiolini, una fra le firmatarie del manifesto nato per promuovere un nuovo equilibrio tra uomini e donne sul lavoro, e Evelina Christillin, presidente dell’ENIT (Agenzia Nazionale Italiana del Turismo) e del Museo Egizio nonché consigliere FIFA.

Un fine settimana declinato al femminile che vedrà coinvolti anche gli hotel, i ristoranti e le pasticcerie della Regina delle Dolomiti, che per l’occasione sorprenderanno le donne con proposte di soggiorno dedicate e sfiziose creazioni culinarie, sia in centro che in quota.

Il 10 marzo l’evento verterà invece su incontri incentrati sulla montagna e sullo sport.

Alle 18 si parlerà di “Sci senza confini” con il pluricampione Kristian Ghedina, ma anche dell’ambiente montano inteso come territorio da salvaguardare, mantenendo però anche un occhio al futuro: l’amministratore delegato di Cortina 2021 Paolo Nicoletti illustrerà infatti i progetti in vista dei Mondiali di sci ampezzani che si terranno proprio nel territorio stesso nel febbraio 2021.

A seguire, l’alpinista Hervé Barmasse parlerà de “La mia vita tra zero e Ottomila”, un’intensa esplorazione, realizzata anche per immagini, del suo modo di intendere la montagna e l’alpinismo.

Fonte: Cortina

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tecnologia

8 MARZO 2018: MEMO S.R.L PRESENTA IL PROMOROAD SHOW A PADOVA

Giovedì 8 marzo 2018 dalle ore 10.00 alle ore 17.00 MEMO S.r.l presenta la quinta tappa della fiera Promo Road Show che si terrà all’Hotel Crowne Plaza di Padova.

Dalle ore 10.00 alle ore 17.00 della giornata di Giovedì 8 marzo 2018, presso l’Hotel Crowne Plaza di Padova in via Po 197, si terrà la quinta tappa della fiera Promo Road Show presentata da MEMO S.r.l. La MEMO S.r.l è un’azienda che nasce nel 1981 e si occupa fin dall’inizio di proporre alla clientela tecnologie volte alla personalizzazione. Le tecnologie di stampa da essa rappresentate sono caratterizzate da una continua innovazione tecnologica e offrono soluzioni semplici e affidabili con risultati di alta qualità.

Promoroad show è un’occasione, per chi opera nel mondo del comparto del promozionale, di presentare i propri prodotti e servizi “lasciando il segno”, ovvero colpendo il consumatore, grazie soprattutto al dinamismo della comunicazione e al contatto diretto con distributori, agenzie di comunicazione e agenzie di servizi, risparmiando notevolmente sul costo del contatto.

Durante la fiera MEMO S.r.l presenterà la stampante laser a colori con toner bianco TMTOKI PRO 7411WT, il nuovo transfer autoscontornante per tessuti chiari T-One e le applicazioni con T.FOIL e la carta transfer WOW 7.8 autoscontornante per scuri, oltre alla prima macchina per spellicolare il Flex in rotolo FLEX A PEEL. Alle notevoli opportunità di business generate dal PromoRoad Show, inoltre, si aggiungono importanti occasioni di formazione ed informazione, concreta ed operativa, su diverse tematiche legate al mondo del promozionale, attraverso il dialogo e il dibattito con imprenditori, istituzioni, associazioni.

L’ingresso è gratuito ed è riservato a agenzie di comunicazione, distributori e agenzie di servizi del settore promozionale. La registrazione deve essere effettuata preventivamente online attraverso l’indirizzo e-mail memo@memosrl.it con oggetto “PromoRoad Show Padova”, indicando i dati dell’azienda e il numero dei partecipanti.

Fonte: PromoRoad Show

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sonno

VENERDÌ 16 MARZO 2018: PER LA GIORNATA MONDIALE DEL SONNO CONSULENZE GRATUITE E PERSONALIZZATE PER GRANDI E PICCINI IN VENETO

Il venerdì precedente l’equinozio di Primavera si terrà l’undicesima edizione della Giornata Mondiale del Sonno. Nei DorelanBed di Cazzago, Conegliano, Marcon, Monselice, Oderzo, Padova, Schio, Thiene, Treviso, Verona e Vicenza tornano le consulenze gratuite con gli specialisti del riposo, per richiamare l’attenzione sui disturbi connessi a un’attività che occupa un terzo delle nostre vite. Il tema della decima edizione dell’iniziativa è l’impatto che la qualità del sonno ha sul benessere di ogni persona.

Più del 40% della popolazione mondiale soffre di disturbi del sonno. In Italia sono circa 12 milioni le persone che non riposano bene e 4 milioni quelle che soffrono di insonnia cronica. Questo problema peggiora in primavera e proprio per questo è stato scelto l’ultimo venerdì prima dell’equinozio come data per il World Sleep Day, organizzato dalla World Sleep Society, fondata dall’Associazione Mondiale di Medicina del Sonno.

Qualità del sonno significa qualità della vita, ma non tutti sanno come migliorare e prendersi cura del proprio riposo. La riduzione di sonno per molte persone è causa già il giorno seguente di stanchezza, deficit di concentrazione e di memoria e disturbi dell’umore. Un problema che quando diventa cronico contribuisce ad obesità, diabete, ipercolesterolemia, depressione ed è tra le cause di disturbi quali infarto e ictus. Per contribuire alla consapevolezza e alla diffusione della cultura del buon dormire i DorelanBed di Cazzago, Conegliano, Marcon, Monselice, Oderzo, Padova, Schio, Thiene, Treviso, Verona e Vicenza aprono le porte a tutti i visitatori, grandi e piccini, che desiderano una consulenza specializzata e personalizzata.

Dormire poco per un periodo prolungato danneggerebbe non solo le nostre abilità cognitive, ma anche il cervello; secondo varie ricerche, infatti, le persone che dormono meno di sei ore per notte affrontano un rischio più alto di avere un ictus rispetto a chi invece dorme di più.

L’evento internazionale arriva quest’anno alla sua undicesima edizione e mira a ridurre il peso dei problemi del sonno nella società attraverso una migliore prevenzione e gestione dei disturbi del sonno. Il tema di quest’anno è “Join the Sleep World, Preserve the Rhythms to enjoy life”, un invito a rispettare i cosiddetti ritmi circadiani per migliorare la qualità della vita. Il ritmo circadiano è il complesso meccanismo che regola i ritmi biologici degli esseri viventi in sintonia con l’ambiente, che si compie all’incirca ogni 24 ore.

Questo termine, coniato da Franz Halberg, deriva dal latino “circa diem” e significa appunto “intorno al giorno”. Nel 2017 il Nobel per la fisiologia e la medicina è stato assegnato a Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young: i tre ricercatori sono stati premiati per “le loro scoperte sui meccanismi molecolari che controllano il ritmo circadiano”.

A conclusione della consulenza, tutti gli ospiti riceveranno la Piccola Guida al Benessere del Sonno: buone pratiche quotidiane per dormire bene e vivere meglio.

Fonte: DorelanRepubblica

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bollette

AUMENTO DI 2 EURO SULLE BOLLETTE DELLA LUCE PER LE PERSONE IN REGOLA A CAUSA DEI MOROSI: IL PARLAMENTO E IL GOVERNO SAPEVANO TUTTO DA TEMPO

Il totale delle bollette elettriche non pagate dai morosi è stimato circa un miliardo di euro, che dovranno essere pagati in parte dai consumatori domestici onesti con un rincaro di 2 euro sulle bollette della luce. Il Governo e il Parlamento erano al corrente di tutto e sarebbero potuti intervenire ma non l’hanno fatto. La stima e la velata accusa sono state fatte dalla stessa autorità di settore Arera in una nota diffusa ad alcune associazioni di consumatori.

Gli oneri di sistema della bolletta elettrica non pagati dai clienti morosi ci costeranno, in media, 2 euro all’anno. Una cifra molto lontana dai 35 euro paventati da una bufala circolata via Whatsapp nei giorni scorsi, ma abbastanza per far infuriare tutti i clienti onesti, che pagano la bolletta regolarmente ogni tre mesi. La polemica è nata intorno a metà febbraio, dopo la delibera di Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) 50/2018; ad oggi, infatti, gli oneri di sistema che paghiamo al nostro operatore, ovvero una voce della bolletta slegata dal consumo della luce, vengono a loro volta girati ai distributori di energia, che li versano nelle casse del Gse (Gestore dei Servizi Energetici). I clienti che non pagano le bollette, però, creano un danno economico sia ai propri operatori che ai distributori. Questi ultimi, infatti, sono costretti ad anticipare il denaro, e se non lo ricevono dai venditori lo perdono per sempre, perché si tratta di crediti inesigibili. La delibera prevede che questi oneri irrecuperabili debbano essere versati dal cliente finale, per colmare il buco lasciato dal mancato pagamento dei morosi.

L’Autorità dell’energia si è dovuta adeguare alle sentenze del Consiglio di Stato e del Tar della Lombardia, a cui si erano appellate alcune società venditrici, ma nel frattempo si è anche appellata alla Cassazione per cercare di annullarne gli effetti. Il tribunale amministrativo ha infatti contestato il meccanismo in atto fino ad ora: venditori e distributori devono anticipare i soldi, indipendentemente dal fatto che li abbiano ricevuti. Nella nota Arera spiega di aver fatto di tutto per scongiurare l’imposta nei confronti dei consumatori onesti: “Quanto affermato nelle sentenze porta a un potenziale incremento delle situazioni di mancato versamento degli oneri generali, aumentando potenziali comportamenti opportunistici da parte dei venditori che potrebbero versare ai distributori somme ben inferiori a quelle effettivamente incassate a titolo di oneri di sistema”.
Il timore è infatti quello che eliminando l’obbligo di anticipare il denaro, qualcuno possa ricavarne un guadagno in modo illecito. Il risultato è un aumento complessivo e incontrollato degli oneri generali a carico della totalità dei clienti finali. Secondo Arera la delibera 50 è un tentativo di evitare questo rischio di “aumento incontrollato” perché, se è vero che da una parte addebita ai clienti gli oneri inesigibili, dall’altra continua a obbligare ancora venditori e distributori a versare gli oneri fatturati, a prescindere dal fatto che li abbiano riscossi oppure no.
Infine l’Autorità passa la palla alla politica dato che Parlamento e Governo sapevano già da tempo quello che stava per accadere; è stata infatti la stessa Arera a informarli attraverso segnalazioni e documenti pubblici. Ma ci sarebbe ancora modo per rimediare: l’Autorità ha proposto di far pagare gli oneri di sistema con le stesse modalità in cui oggi paghiamo il canone Rai. Un modo per “mettere in sicurezza il sistema di esazione” e rendere superfluo il meccanismo di recupero che si è innescato, mandando su tutte le furie consumatori e relative associazioni.
Fonte: AdicoIl messaggeroRepubblica

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