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mostra gli uomini incontrano le alpi cortina d'ampezzo TRAMEDISTORIAda OMNIA Relations

LAGAZUOI EXPO DOLOMITI: “QUANDO GLI UOMINI INCONTRARONO LE ALPI”

La prima mostra allestita nello spazio espositivo Lagazuoi EXPO Dolomiti, a 2.778 metri, propone di incontrare Ötzi & Valmo, per la prima volta riuniti, in un viaggio a ritroso nel tempo.

ÖTZI & VALMO – Quando gli uomini incontrarono le Alpi”, la prima mostra temporanea allestita nel nuovo spazio espositivo Lagazuoi EXPO Dolomiti a Cortina d’Ampezzo – una delle gallerie più ad alta quota esistenti, a 2.778 metri di altitudine – offre l’occasione di immergersi in una storia remota quanto affascinante: la nostra. Il pubblicò potrà seguire gli archeologi in un ciclo di laboratori e visite guidate, sperimentando, anche attraverso i sensi, le condizioni di vita degli abitanti delle Alpi nella preistoria.

Un’esperienza da vivere in un contesto d’eccezione, un laboratorio aperto alle idee che esplora il rapporto tra uomo e ambiente, tra contaminazioni di attualità e ricerca storica, scientifica e artistica.

Fino al 2 aprile, un ricco calendario di visite guidate animate ed esperienze di archeologia sperimentale invita il pubblico a scoprire, attraverso i sensi e la manualità, come vivevano i primi abitanti delle Alpi; in particolare l’uomo di Similaun (Ötzi) e l’uomo di Mondeval (Valmo), per la prima volta riuniti in un unico evento espositivo.

Ötzi visse 5.300 anni fa, durante l’Età del Rame, in Val Senales, mentre il suo “antenato”, Valmo, cacciatore mesolitico, venne inumato 8.000 anni fa a soli 8 km dal Lagazuoi. Il loro ritrovamento ha segnato la storia dell’archeologia moderna e, nonostante l’eccezionale mole di reperti, non hanno ancora terminato di rivelare i loro segreti ai ricercatori.

Su prenotazione, ogni lunedì e mercoledì, dalle 13.00 alle 17.00, gli archeologi di Tramedistoria accompagneranno il pubblico a “toccare con mano” e scoprire gli strumenti utilizzati da Valmo e Ötzi per affrontare la vita in montagna.

Domenica 18 marzo, dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 13.00 alle 15.00, andrà in scena il laboratorio gratuito “Salendo ai pascoli”, che ripercorre le tracce dei primi pastori per scoprire la storia dell’alpeggio.

Per prenotazioni: info@lagazuoi.it oppure 0436 5921.

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Rimini

22 MARZO: SPAZIO ANNA BREDA E SPAZIO BIOSFERA PRESENTANO “ATTIMI DI VITA TRA PASSATO E PRESENTE”

Giovedì 22 marzo 2018 Spazio Anna Breda e Spazio Biosfera presentano la mostra “Attimi di vita tra passato e presente” con due ospiti d’eccezione: Davide Frisoni e Luca Giovagnoli.

Il giorno giovedì 22 marzo 2018 dalle ore 18:30, in via San Martino e Solferino 5/7 a Padova si terrà l’inaugurazione della mostra “Attimi di vita tra passato e presente”, realizzata grazie alla collaborazione tra Spazio Anna Breda e Spazio Biosfera. A questo appuntamento parteciperanno come ospiti d’eccezione due grandi artisti e protagonisti di rilievo del mondo dell’arte contemporanea, Davide Frisoni e Luca Giovagnoli.

Davide Frisoni nasce a Rimini nel 1965, dove vive e lavora. Si diploma al Liceo Artistico proseguendo poi gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti a Bologna. Artista ben radicato alla sua terra nativa, è impegnato in ruoli politici per migliorare ed allargare la grandezza culturale della sua città e degli artisti che ospita. La sua attività artistica lo porta a viaggiare molto e gli fa, di conseguenza, avere molta fama. Molte Gallerie espongono le sue opere, con successo di critica e di pubblico. La sua notorietà lo porta fino a Mosca, con una mostra di vedute urbane presso la Galleria Art Severina e presso l’Istituto italiano di Cultura a Mosca. Nel 2016 realizza la sua prima personale a Istanbul, presso la Galeri Selvin con la mostra “Light 2.0”.

Luca Giovagnoli nasce a Rimini nel 1963 e lavora tra il paese natale e Milano. Il suo primo approccio all’arte avviene nel 1988, con la grafica alimentata dalla passione per i fumetti. In seguito si innamora del colore e realizza i primi lavori, debuttando con una mostra personale nel 1991. Da lì, con cadenza regolare, espone le sue opere sia in Italia che all’estero. Nel 2006 firma la nuova immagine per il “Manifesto di Rimini” e nel 2011 espone al Padiglione Italia sotto guida di Vittorio Sgarbi alla 54° Biennale di Venezia. Espone inoltre a Art Miami e in numerose e prestigiose Gallerie quali Bonelli, Bonioni, Franca Pezzoli Arte, Spirale arte. Nelle sue tele troviamo volti a volte grotteschi, abiti e pose che ci riportano ai film del compaesano Federico Fellini, con l’opulenza, l’ironia, ma soprattutto la nostalgia del tempo passato.

Ciò che accomuna le vite di questi due personaggi, quindi, non è solo la pittura, ma soprattutto la loro città: Rimini, madre di grandi personaggi del passato come Giulio Cesare e del presente come il regista Federico Fellini. Nelle opere dei due artisti si percepisce il forte legame che li lega a questa terra che vive tra passato e presente, anche se entrambi utilizzano e riportano tematiche diverse l’uno dall’altro. L’elemento comune è il fatto che la Terra racconta, la Terra ci plasma, fino a condizionare perfino i nostri stati d’animo. Proprio da questo presupposto nasce la loro pittura; per Luca Giovagnoli essa è rivolta al passato, mentre per Davide Frisoni all’attimo presente, ma in entrambi i casi è guidata da un grande cuore.

Per informazioni contattare info@spazioannabreda.com, info@artedesignshop.com o i numeri di telefono 329 2312572 – 349 1949642. 

Fonte: ArtedesignshopFacebook

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Condominio

COME SI CONTESTA IL RIPARTO DELLE SPESE DI CONDOMINIO? UN DUBBIO SEMPRE PIU’ DIFFUSO

Negli ultimi anni un problema sempre più consistente che si pongono le persone che abitano in un condominio è il metodo attraverso il quale si contesta il riparto delle spese.

Chi vive all’interno di un condominio si pone sempre più spesso una domanda: come si fa a contestare il riparto delle spese di condominio?

Una situazione tipo si stabilisce nel momento in cui l’amministratore di condominio invia una comunicazione con l’elenco delle spese sostenute per la gestione ordinaria e quella straordinaria. Successivamente viene riportata una tabella con la ripartizione degli importi tra tutti i condomini secondo i rispettivi millesimi. La lettera termina con l’invito a pagare la quota di competenza entro 10 giorni. Confrontando le somme richieste con quelle che dovranno versare gli altri condomini, però, sembra che ci siano alcune irregolarità; inoltre bisognerebbe comprendere meglio per quali ragioni sono stati spesi tutti questi soldi. In attesa di maggiori chiarimenti il pagamento si blocca e, nel frattempo, si pensa a un eventuale ricorso al giudice.

La legge offre delle soluzioni per chi ritiene errata la ripartizione effettuata dall’amministratore di condominio, ma bisogna fare molta attenzione al rispetto delle tempistiche che, se non osservate, possono comportare alla decadenza di ogni diritto e all’impossibilità di difendersi in giudizio anche in caso di notifica di un decreto ingiuntivo. Con una sentenza di inizio anno, il Tribunale di Roma ha stilato un vero e proprio vademecum su come contestare il riparto delle spese di condominio. Non si tratta, però, di una novità: per i tecnici del diritto è infatti pane quotidiano, mentre per chi non è esperto di legge e di procedura civile sarà necessario prendersi del tempo per comprendere cosa fare per difendere i propri diritti. Chi vuol contestare il riparto delle spese di condominio, deve in primis contestare la delibera dell’assemblea di approvazione dei piani di riparto. È proprio questo il primo e necessario passaggio per impugnare la ripartizione errata delle spese condominiali. In pratica, ci si deve muovere entro 30 giorni dall’approvazione in assemblea. Ecco come.

Impugnare la delibera dell’assemblea

Le quote poste a carico dei singoli condomini che si sono astenuti o che hanno votato contro l’approvazione dei piani di reparto devono essere contestate con l’azione di impugnazione della delibera assembleare entro 30 giorni dalla riunione di condominio. Scaduto questo termine, purtroppo, non c’è più nulla da fare e bisogna rassegnarsi al pagamento. Coloro che non si sono presentati all’assemblea, invece, hanno sempre 30 giorni di tempo per impugnare la delibera, ma il termine decorre dal giorno in cui il postino porta loro il verbale della riunione, che è obbligatorio per legge. Il termine è previsto a pena di decadenza; pertanto, una volta decorso, gli interessati non possono più impugnare la delibera che diviene definitiva ed esplica i suoi effetti nei confronti di tutti i comproprietari, anche dissenzienti. Prima di agire in tribunale, è necessario presentare una richiesta di mediazione presso un organismo situato nella città del tribunale competente per territorio. Tale mediazione ha lo scopo di tentare una conciliazione tra le parti in causa. Se già al primo incontro, le cui spese vive sono a carico di entrambe, non si trova una intesa, il condomino che intende contestare il piano di riparto può rivolgersi al giudice competente e avviare l’azione giudiziaria vera e propria.

Ma nel frattempo bisogna pagare?

Il codice civile stabilisce che l’azione di annullamento non sospende l’esecuzione della deliberazione, a meno che la sospensione non sia ordinata dall’autorità giudiziaria. In parole povere, se il giudice non sospende la delibera, l’amministratore può chiedere il pagamento ed eventualmente agire con un decreto ingiuntivo. Il giudice dispone la sospensione solo se sussistono gravi motivi da cui può derivare un danno grave ed irreparabile. In particolare deve valutare, oltre che l’apparente fondatezza dell’impugnazione, gli interessi contrapposti, considerando, da un lato, il pregiudizio che dall’esecuzione della delibera deriverebbe al ricorrente e, dall’altro, quello che potrebbe derivare alla collettività condominiale dalla ritardata esecuzione della stessa. Chiaramente, chi paga prima dell’esito del giudizio di impugnazione, qualora vinca la causa ha diritto al rimborso delle spese condominiali versate e non dovute; ci sono 10 anni di tempo, infatti, per chiedere la restituzione dei soldi, altrimenti il diritto cade in prescrizione.

Opposizione al decreto ingiuntivo o all’ordine di pagamento

Se si fa scadere il termine di 30 giorni dalla delibera assembleare di approvazione dei piani di riparto, non è più possibile contestare la richiesta di pagamento per le spese di condominio avanzata dall’amministratore, sia che questa venga presentata con una semplice lettera che con un decreto ingiuntivo. Nella sentenza del tribunale di Roma citata in apertura si precisa appunto che non può essere accolta perché inammissibile la domanda con la quale il condomino chiede al giudice di accertare che non è tenuto al pagamento degli oneri condominiali approvati in assemblea e mai impugnati.

Il nostro ordinamento, dunque, predispone uno strumento tipico di tutela contro lo stato di ripartizione degli oneri condominiali approvato dall’assemblea, cioè la richiesta al giudice di annullamento della delibera di approvazione di tale riparto. Ed è tale azione tipica che il condomino deve esercitare per liberarsi dall’obbligo di pagare gli oneri condominiali nella misura deliberata in assemblea.

Fonte: Adico

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Fieramilanocity

23-25 MARZO 2018: FIERAMILANOCITY PRESENTA “FA’ LA COSA GIUSTA!”. PADOVA CONTRIBUISCE A PROMUOVERE UNO STILE DI VITA CRITICO E SOLIDALE

Da venerdì 23 a domenica 25 marzo si terrà a Milano la 15ª edizione del progetto “Fa’ la cosa giusta!”, a cui parteciperà anche la provincia di Padova attraverso 6 espositori con proposte sostenibili e solidali.

Dal 23 al 25 marzo 2018 “Fa’ la cosa giusta!”, l’edizione nazionale della fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, compie quindici anni. Nata nel 2004 da un progetto della casa editrice Terre di mezzo, “Fa’ la cosa giusta!” ha la finalità di far conoscere e diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di consumo e produzione e di valorizzare le specificità e le eccellenze, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale.

Fa’ la cosa giusta!” 2018 è:

mostra mercato di prodotti e servizi: scopri gli espositori iscritti nel 2017 e le sezioni espositive;

tre giorni di eventi, laboratori, incontri, presentazioni, degustazioni, spettacoli: più di 300 eventi nel Programma Culturale per tutte le fasce d’età;

occasione di relazione, formazione e scoperta per i volontari e le scuole oltre a convivialità e servizi (nursery, spazio bimbi, ristorazione).

L’edizione 2017 si è chiusa con 70000 presenze, 700 espositori, 400 appuntamenti nel programma culturale, 550 giornalisti accreditati e 2800 studenti partecipanti al progetto scuole. Quest’anno “Fa’ la cosa giusta!” si articolerà in 11 sezioni tematiche, che daranno spazio ad ambiti storici che vanno dalla moda etica e l’arredamento sostenibile a quelli più recenti come la scelta vegana e cruelty free e a temi emergenti del consumo consapevole. L’esposizione è articolata in 32000 metri quadrati di area espositiva, arricchiti da un ampio programma culturale con incontri, laboratori e dimostrazioni pratiche.

Dal territorio della provincia di Padova 6 espositori partecipano a “Fa’ la cosa giusta!” con proposte sostenibili e solidali.

L’Area Vegan presenta una nuova realtà in arrivo da Albignasego: il Barco San Pio X, un’azienda agricola fondata nel 1708 che promuove laboratori di cucina vegetale, una fattoria didattica per bambini e ragazzi e un agricampeggio. Dal proprio orto offre prodotti disidratati, preparati per risotti e vellutate, condimenti e erbe officinali e aromatiche, tutti coltivati senza pesticidi e fertilizzanti chimici, ideali anche per celiaci e vegani. In particolare, l’essiccazione di erbe e verdure avviene a basse temperature per mantenere intatte tutte le proprietà nutritive dei prodotti. In questo modo si dispone per tutto l’anno di ortaggi “freschi”, come appena colti.

Nella stessa sezione espositiva, Siqur Salute di Vigonza offre un vasto assortimento di prodotti alimentari, integratori naturali e attrezzature per la cucina salutistica come l’estrattore di succo da frutta e verdura, l’essiccatore, il germogliatore e il frantoio casalingo, a cui si aggiunge la nuova linea di creme all’argento colloidale, potente antibatterico naturale. Con il marchio Insalute si identificano le insalate coltivate con la tecnica della micorrizazione, una pratica che stabilisce una simbiosi tra microrganismi naturali e radici delle piante, per renderle più forti e permettere un migliore assorbimento dei nutrienti dal terreno.

Nella sezione Turismo Consapevole e Percorsi, l’agenzia Viaggi e Miraggi di Padova promuove il turismo responsabile, una modalità di viaggio che pone l’attenzione sulle implicazioni economiche, sociali e ambientali che la mobilità comporta. Organizza viaggi in Africa, Asia, America, Europa e Italia con l’obiettivo di avvicinarsi alla cultura di un territorio grazie agli incontri organizzati con la popolazione locale e con i portavoce di associazioni e organizzazioni locali impegnate nello sviluppo sociale ed ambientale, per conoscere e sostenere i loro progetti da vicino.

Da Este ritorna una proposta dedicata al Critical Fashion: “Ragioniamo con i Piedi” produce da dieci anni scarpe in pelle anallergica ed ecologica, comode e traspiranti, realizzate artigianalmente in Italia nel rispetto dell’ambiente e dei lavoratori. Viene utilizzato pellame bovino conciato con tannini vegetali di mimosa, castagno e quercia, minimizzando l’impatto chimico delle lavorazioni. Altri materiali impiegati sono: lino e cotone biologico, microfibra in PET che deriva da bottiglie di plastica riciclate e tessuto tecnico in microfibra certificato senza Teflon.

La sezione Il Pianeta dei Piccoli si arricchisce dei giochi etici, ecologici ed educativi di Burambole provenienti da Cadoneghe. Si tratta di burattini, bambole e altri oggetti in legno tagliati, dipinti e cuciti a mano, pensati per stimolare la creatività dei bambini. Oltre ai giochi già “pronti per l’uso”, vengono proposti anche kit interattivi per costruire e decorare il proprio modello. Per esempio, è possibile realizzare la propria burambola, ovvero una bambola con il corpo di un burattino snodabile, grazie al kit contenente le parti del corpo in legno di tiglio, il cuoio per le giunture, i colori acrilici ad acqua, il pennello, la colla, i chiodini di legno e un cartamodello per ricavare i vestitini dal tessuto riciclato del sacchetto che contiene il tutto.

Nella sezione tematica Servizi per la Sostenibilità sarà presente Banca Etica, un ente cooperativo con sede a Padova che opera secondo i principi della finanza etica e che, nella volontà di costruire un modello economico più equo, sostenibile e attento agli interessi collettivi, finanzia progetti di cooperazione sociale, cooperazione internazionale, cultura e tutela ambientale. Essa rappresenta un modo di fare banca trasparente, partecipato e rivolto al bene comune.

Per festeggiare il traguardo di questo progetto l’ingresso sarà eccezionalmente gratuito per tutti i visitatori.

Fonte: Fa’ la cosa giusta!

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