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Cannella

CANNELLA: APERTURA DEL NUOVO STORE ALL’IPERCITY DI ALBIGNASEGO

Mercoledì 28 marzo avrà luogo, presso il centro commerciale Ipercity di Albignasego, l’inaugurazione del nuovo store di Cannella.

Arriva ancora una volta in Veneto lo store completamente firmato CANNELLA; mercoledì 28 marzo 2018, infatti, avrà luogo l’inaugurazione del nuovo negozio CANNELLA all’interno del centro commerciale Ipercity di Albignasego a Padova, punto di riferimento per lo shopping dell’intera provincia. Il brand made in Italy continua il suo piano di espansione con l’apertura del quinto store della regione, che misura circa 100mq e che vedrà 4 nuove assunzioni in fase di start up. A rafforzare la rete dei punti vendita e nell’ottica di una distribuzione più capillare delle creazioni CANNELLA, in Italia ma soprattutto all’estero, si inserisce l’e-shop, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico sempre più ampio ed internazionale.

All’interno del punto vendita, essenziale e raffinato, è presente la nuova collezione P/E 2018. Grazie ad una gamma di capi ampia e versatile, gli outfit CANNELLA sono ideali per ogni momento della giornata, da quello più formale a quello più casual, fino alla cerimonia, con proposte sobrie ma anche eleganti. Completano la gamma le borse di CANNELLA, la collezione di accessori dall’allure contemporanea e non omologata, fatta di forme e materiali innovativi e la linea C di Cannella dedicata alle plus-size, per un curvy-look sobrio e ricercato.

È nel 1983 che, dalla grande passione per la moda italiana e la lunga esperienza nel settore, nasce la Organizzazione Grimaldi S.p.A. Dopo 10 anni l’azienda lancia sul mercato il proprio marchio CANNELLA, un fashion brand contemporaneo che ben presto mette in evidenza la sua vocazione 100% made in Italy, dallo stile alla produzione. Creatività e qualità delle collezioni ad un prezzo accessibile diventano da subito gli elementi distintivi del marchio, che in poco tempo riesce a catturare l’attenzione del pubblico femminile diventando un riferimento nel mondo della moda donna.

Fonte: PadovaOggi

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strada del vino colli euganei 2018

STRADA DEL VINO: PASSEGGIATE ENOGASTRONOMICHE NEI COLLI EUGANEI

Tre cicli di appuntamenti accompagneranno gli amanti delle tradizioni enogastronomiche del Veneto lungo la Strada del vino, alla scoperta del territorio dei Colli Euganei nelle sue vesti primaverili, estive ed autunnali.

Tornano anche quest’anno le passeggiate di Strada del vino dei Colli Euganei. Tre i cicli di appuntamenti in calendario, tre i periodi dell’anno, tre le tematiche:

– con l’arrivo della primavera “Andar per fiori lungo la Strada del vino”;

– nelle calde giornate di giugno “Tramonti d’autore”;

– a settembre in concomitanza con la vendemmia “Andar per vigne e ulivi”.

I partecipanti alle passeggiate verranno accompagnati da guide naturalistiche e turistiche che li aiuteranno a scoprire i tesori dei Colli Euganei: ogni escursione avrà partenza e arrivo in una delle aziende di Strada del Vino che al rientro dalla passeggiata offrirà una degustazione degli ottimi vini e prodotti gastronomici euganei.

ANDAR PER FIORI LUNGO LA STRADA DEL VINO (marzo/aprile/maggio)

Una guida specializzata accompagnerà i visitatori lungo i sentieri euganei per conoscere la particolare flora che rende i Colli Euganei un’area dalla biodiversità unica e inimitabile.

 

Domenica 25 marzo

Orchidee a ponente, sul monte Cinto”

presso l’ Azienda Agricola La Roccola, via Dietromonte 10 Cinto Euganeo

Lungo i sentieri del Monte Cinto, che per secoli sono stati solcati da cavatori, tagliatori, scalpellini e… briganti! Molte leggende sono rimaste a narrare le vicende degli uomini che vissero questo monte con ragioni diverse: le ascolteremo camminando al cospetto delle sue suggestive pareti rocciose.

DURATA: 2 ore e mezzo circa

DIFFICOLTÀ: media, 180 m dislivello

 

Domenica 22 aprile

Tra Fiori e farfalle, sui Vegri sopra Arquà Petrarca”

presso il Frantoio Evo Del Borgo, via Fonteghe 17 Arquà Petrarca.

Risalendo le pendici a nord est del Monte Cecilia, raggiugeremo gli antichi pascoli che erano ricavati sulla dolce sommità di questo rilievo. Questi prati aridi, detti “vegri”, ospitano oggi un gran numero di fiori e animali, risultando uno degli ambienti più ricchi di biodiversità dei nostri colli.

DURATA: 2 ore circa

DIFFICOLTÀ: medio-facile, 120 m dislivello.

 

Domenica 29 aprile

Olivi e vigne, sulle alture ai piedi del monte Rua”

presso Az. Agr. “Il Pianzio Famiglia Selmin”, Via Pianzio, 66 Galzignano Terme.

Dalla storica contrada del Pianzio, saliremo al Roccolo Bonato per poi scendere ai piedi del Castelletto e da lì raggiungere Torreglia alta, con la storica chiesa di San Sabino. Percorreremo quindi un tratto nei boschi di castagno del monte Rua, prima di ridiscendere tra vigne e oliveti sul poggio a solatio dell’azienda il Pianzio.

DURATA: 2 ore circa

DIFFICOLTÀ: medio-facile, 260 m dislivello.

 

Martedì 1 maggio

Fioriture all’ombra dei castagni, sul monte della Madonna”

presso Az. Agr. “Vigne al Colle”, Via Palazzina 98, 35030 Rovolon PD.

Osserveremo le fioriture tardo-primaverili sul ripido sentiero di San Giorgio, che risale le pendici del monte della Madonna attraverso un bosco ombroso che sorge su un’aspra pietraia coperta di muschi. Arrivati infine al sole alla sella delle Fiorine, riscenderemo a Rovolon per rinfrescarci con un bicchiere di vino presso la cantina Vigne al Colle.

DURATA: 2,5 ore circa

DIFFICOLTÀ: media, 350 m dislivello.

 

Domenica 6 maggio

Alla chiesetta di Sant’Antonio, tra antiche leggende e fichi d’india”

presso Az. Agr. Colle Mattara, Via G. Verdi, 109 – Carbonara di Rovolon.

Risalendo la ripida “Bagnara alta” si arriva alla selletta marnosa su cui si coltivano ricchi vigneti e oliveti, all’ombra di monte Altore. Da questa un sentierino roccioso ci condurrà, calpestando un tappeto di fichi d’india nani, alla famosa e suggestiva chiesetta di Sant’Antonio Abate, da cui si apre una insolita visuale sulla pianura a ovest degli euganei.

DURATA: 2,5 ore circa

DIFFICOLTÀ: media, 350 m dislivello.

Ulteriori informazioni sul sito Strada del vino o sulla pagina Facebook.

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presentazione libro

23 MARZO 2018: PRESENTAZIONE DEL LIBRO “SANGUE GIUSTO” DI FRANCESCA MELANDRI

Venerdì 23 marzo 2018 avrà luogo, al Mondadori Bookstore di piazza Insurrezione a Padova, la presentazione del libro “Sangue giusto” di Francesca Melandri.

Il Caffè letterario multiculturale, in collaborazione con Mondadori Bookstore, annuncia il libro “Sangue giusto” di Francesca Melandri. La presentazione del libro si terrà al Mondadori Bookstore di piazza Insurrezione 3 a Padova dalle ore 18 alle ore 19.30. Dialogherà con l’autrice Paola Ellero, co-fondatrice del Caffè letterario multiculturale ed esperta di comunicazione interculturale.

Francesca Melandri nasce a Roma nel 1964 ed è una sceneggiatrice, scrittrice e documentarista italiana. Da giovanissima ha esordito come sceneggiatrice ed ha continuato su questa strada per molti anni, prima di esordire nel 2010 nella narrativa con “Eva dorme”, romanzo che ripercorre gli anni del terrorismo sudtirolese. Nel 2012 ha pubblicato per Rizzoli il suo secondo romanzo Più alto del mare”, finalista al Premio Campiello e vincitore del Premio Rapallo Carige. I suoi romanzi sono famosissimi e perciò tradotti nelle principali lingue europee.

Con la sua ultima creazione “Sangue giusto” Francesca Melandri si conferma un’autrice di rara forza e sensibilità. Il suo sguardo, attento e profondissimo, attraversa il Novecento e le sue contraddizioni per raccontare il cuore della nostra identità. Questo nuovo romanzo racconta la storia di una famiglia italiana dall’occupazione dell’Etiopia nel 1936 fino al presente del libro, il 2010, a partire dallo svelamento improvviso di un doloroso segreto e dalla ricerca della verità.

Tutto comincia quando Ilaria, la protagonista, si ritrova sul pianerottolo di casa un ragazzo africano che sostiene di essere suo nipote, nato cioè dal figlio di Attilio Profeti, padre di Ilaria, quando quest’ultimo si trovava in Etiopia durante l’occupazione italiana. Il romanzo intreccia perfettamente il racconto del presente, in cui Ilaria si trova a dover fare i conti con la vita segreta del padre e a scavare nel suo passato, con la storia del padre, Attilio Profeti, attraversando insieme a lui la storia dell’occupazione e delle violenze fasciste in Etiopia, le “conversioni” repentine del dopoguerra, tangentopoli e gli anni del governo Berlusconi fino all’arrivo a Roma di Gheddafi nel 2010, ma anche la storia e il viaggio di Shimeta, il ragazzo africano che dall’Etiopia attraversa il deserto, i lager libici, il Mediterraneo, i Centri di Identificazione ed Espulsione italiani fino ad arrivare davanti alla porta di casa di Ilaria.

Un romanzo densissimo dal linguaggio asciutto e potente, in cui nonostante gli eventi drammatici raccontati il lettore non riesce davvero a odiare nessuno dei personaggi, neanche Attilio Profeti, sollevando il giudizio grazie all’equilibrio e all’abilità narrativa dell’autrice, e potendo osservare invece tutte le più piccole sfumature di personaggi in fondo qualsiasi, che ci somigliano nella loro normale e sfaccettata mediocrità molto più di quanto siamo disposti ad ammettere.

Fonte: Facebook

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Joan Miro mostra Palazzo Zabarella Padova

JOAN MIRÓ: MATERIALITÀ E METAMORFOSI – PALAZZO ZABARELLA

Palazzo Zabarella ospiterà fino al 22 luglio 2018 la mostra di Joan Miró, promossa dalla Fondazione Bano, che raccoglie le opere del grande artista catalano che ha segnato la produzione artistica del Ventesimo secolo.

La mostra “Joan Miró: Materialità e Metamorfosi”, promossa dalla Fondazione Bano e dal Comune di Padova, sarà esposta al Palazzo Zabarella (Via degli Zabarella, 14) fino al 22 luglio 2018.

La mostra raccoglie ottantacinque tra quadri, disegni, sculture, collages e arazzi provenienti dalla straordinaria collezione di opere del maestro catalano di proprietà dello Stato portoghese.

Fulcro della mostra, che raccoglie i lavori di sei decenni di attività, è la naturalezza fisica dei supporti impiegati dall’artista, nonché l’elaborazione dei materiali come fondamento della pratica artistica. Nella sua esplorazione della materialità Miró allargò in maniera decisiva i confini delle tecniche di produzione artistica del Ventesimo secolo.

Oltre a questa esplorazione dei materiali, egli sviluppò un linguaggio dei segni innovativo, che modificò il corso dell’arte moderna. In un processo di trasformazione morfologica, nell’arte di Miró gli oggetti assurgono allo status di segni visivi: negli arazzi le matasse di filo possono sostituire schizzi di colore; il fil di ferro dei primi collages rappresenta spesso la linea disegnata; talvolta la carta riformula le caratteristiche fisiche della tela in quanto supporto. In senso molto lato, la morfologia è il principio operativo del lavoro di Miró: tutto è in uno stato di flusso e cambiamento permanenti, man mano che l’artista esplora le possibili equivalenze tra i mezzi. Ma sebbene la morfologia si definisca come una variazione della forma, della sostanza e della struttura fisiche, non è tuttavia nella scienza o nella biologia che vada cercata la chiave interpretativa dell’arte di Miró, bensì nella trasformazione e nella logica interna dei suoi metodi di lavoro.

Nel duplice ruolo di artefice e trasgressore della forma del modernismo del Ventesimo secolo – pittore e antipittore al tempo stesso – Miró sfidò il concetto stesso di specificità del mezzo.

JOAN MIRÓ

Joan Miró, nato a Barcellona il 20 aprile 1893, è stato un pittore, scultore e ceramista spagnolo, esponente del surrealismo. Cominciò a disegnare dall’età di 8 anni, ma su consiglio del padre iniziò a lavorare come contabile, finché un esaurimento nervoso non lo convinse a dedicarsi all’arte. Nel 1912, frequentò l’Accademia Galí, dopodiché passò al Circolo Artistico di Sant Lluc. Nel 1920 si stabilì a Parigi, dove conobbe Picasso; nel 1928 la sua esposizione nella galleria Georges Bernheim lo rese famoso, nel 1954 vinse il premio per la grafica alla Biennale di Venezia e nel 1958 il Premio Internazionale Guggenheim. Per i riconoscimenti in patria Miró dovette attendere la caduta del Franchismo (regime politico dittatoriale instaurato in Spagna nel 1939 dal generale Francisco Franco e durato fino al 1975), infatti a partire dal 1978 ricevette varie medaglie d’oro, una in particolare dal re di Spagna Juan Carlos. Morì nel 1983, all’età di 90 anni, a Palma di Maiorca.

La mostra sarà aperta dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 19.00, e sarà invece chiusa il lunedì. (Aperture straordinarie: domenica 1 aprile, lunedì 2 aprile, mercoledì 25 aprile, lunedì 30 aprile, martedì 1 maggio, sabato 2 giugno)

Per informazioni, biglietti e prenotazioni consultare il sito: Palazzo Zabarella

Fonte: Padova Cultura

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