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Temporary Show

“TEMPORARY SHOW”: LO SPETTACOLO PIÙ BREVE DEL MONDO CON CARLO & GIORGIO IL 28 APRILE AL TEATRO VERDI DI PADOVA

Dopo il grande successo e i sold-out delle prime date in Veneto, i comici Carlo & Giorgio portano il loro nuovo spettacolo “Temporary Show” al Teatro Verdi di Padova sabato 28 aprile dalle ore 21.00.

Sabato 28 aprile alle ore 21.00 avrà luogo al Teatro Verdi di Padova lo spettacolo “Temporary Show” tenuto dal duo comico Carlo & Giorgio. Con “Temporary Show”, lo spettacolo più breve del mondo, Carlo & Giorgio approfondiscono il loro impegno artistico e la loro capacità di osservare gli umori del quotidiano, in una chiave sempre più proiettata sugli aspetti, talora grotteschi, della vita di tutti noi. I due autori ed attori veneziani sono, oggi più che mai, una delle realtà più significative del teatro veneto, e si stanno affermando sui palcoscenici italiani. Autori e interpreti dei loro spettacoli da vent’anni, Carlo & Giorgio rappresentano un fenomeno unico di comicità intelligente, capace di portare a teatro un pubblico trasversale che in loro riconosce sé stesso, i vizi e le virtù del mondo in cui viviamo; questo nuovo progetto è infatti perfettamente in linea con i ritmi forsennati di quest’epoca contemporanea.

Parlando di “Temporary Show”, Carlo & Giorgio dichiarano:

Uno show in linea con i nostri ritmi, perché, si sa, non abbiamo un attimo di tempo, le nostre giornate sono talmente piene di impegni da non darci un secondo di tregua: dobbiamo fare tutto e subito in tempo reale, senza fermarci mai e sempre con la sensazione di non avere abbastanza tempo. Figuriamoci poi potersi concedere un’intera serata a teatro. Sì perché oggi tutto è temporary, provvisorio, sfuggente: l’arte moderna dura lo spazio di una mostra, i cinema proiettano film di cui spesso non ricordi più nemmeno il titolo, a teatro si va in scena ogni sera per poi smontare tutto e spostarsi veloci in una nuova piazza. Anche la moda vive in un respiro, i temporary shop sono ormai la nuova tendenza consumistica. Siamo così alle prese con la frenesia e il senso di “provvisorietà” che ci sentiamo temporary perfino noi stessi, in crisi di identità e in cambiamento costante ogni giorno, al punto da chiederci: ma quello di un’ora fa ero sempre io?. E quindi, proprio per venire incontro alle esigenze del pubblico, ecco “Temporary Show”: per chi va di fretta e non ha tempo da perdere, un’esperienza ai confini della brevità”.

Lo spettacolo è stato scritto da Carlo D’Alpos, Giorgio Pustetto e Cristina Pustetto, diretto da Paul Kargyokris e scenografato da Paolo Lunetta.

Le prevendite potranno essere acquistate presso la biglietteria del Teatro Verdi o via telefono con bonifico bancario entro 24 ore dalla prenotazione ( IBAN IT 90 O 01030 12190 000003353104); la consegna del biglietto avverrà la sera stessa dello spettacolo.

Per informazioni contattare 049.87770213 o info.teatroverdi@teatrostabileveneto.it

Fonte:

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offerte telefoniche

TARIFFE TELEFONICHE: GLI OPERATORI SI ADEGUANO ALL’ANTITRUST E ANNUNCIANO LO STOP AGLI AUMENTI

Grande dietrofront sugli aumenti delle offerte telefoniche fisse e mobili che erano previsti dal primo aprile. Alcuni operatori come Vodafone e Fastweb hanno già annunciato le novità; altri si preparano a farlo.

Buone notizie da parte degli operatori telefonici, che arrivano però in risposta alla bacchettata dell’Antitrust. Questi provano, così, a evitarne le sanzioni, basate sull’ipotesi che ci fosse un cartello tra loro, ovvero che avessero deciso gli aumenti in simultanea.

Vodafone è stata la prima ad annunciare lo stop ai rincari dei canoni mensili che, come gli altri operatori, miravano a lasciare invariato il costo annuale nel ritorno alla tariffazione mensile al posto di quella di 28 giorni, che è stata vietata per legge a partire dal 5 aprile.

Fastweb, invece, ha lanciato offerte fisse e mobili dal prezzo ridotto, caratterizzate da una maggiore trasparenza, a cui tutti gli utenti possono aderire gratis.

Tim fa sapere che, pur non condividendo il merito del provvedimento cautelare Antitrust, sta mettendo in campo tutte le misure necessarie per ottemperare e differenziare ulteriormente le offerte sia fisse sia mobili.

Wind Tre, a quanto risulta, non prevede rincari su 10 milioni di utenti; per gli altri gli eventuali aumenti di prezzo non supereranno, mediamente, il 5,6%.

Mentre per Vodafone e Fastweb la situazione è già chiara, quindi, per Wind 3 e Tim ciascuno utente scoprirà il proprio destino nel corso di aprile. Differenziare è la parola d’ordine; da quanto risulta dalla lettura del dispositivo dell’Antitrust, infatti, il problema non sono gli aumenti in sé, quanto la loro contemporaneità. Se gli operatori si differenziano nella strategia di ritorno a tariffa mensile evitano alla radice l’accusa di cartello.

Vodafone ha cancellato a tutti i rincari, Fastweb presenta offerte scontate che i vecchi utenti ora dovrebbero affrettarsi a sottoscrivere. Tim e Wind 3 differenzieranno le scelte a seconda dei casi, ma l’orientamento sembra sempre quello di ridurre al minimo i rincari. In particolare, Fastweb dichiara che nel prezzo mensile saranno incluse tutte le componenti che solitamente vengono fatte pagare a parte (ad esempio il prezzo di attivazione, il contributo aggiuntivo per il modem o l’opzione ultrafibra). Fastweb esporrà nella propria bolletta, con cadenza mensile e non più bimestrale proprio nell’ottica di aumentarne la chiarezza, un prezzo unico, semplice e trasparente, che non aumenta alla fine del periodo promozionale: 29,95 euro al mese per Internet illimitato e 34,95 euro al mese per internet e chiamate illimitate verso tutti i numeri fissi. Le chiamate verso i mobili avranno un costo di 0,05 euro al minuto, fino ad 1/6 del prezzo applicato dagli altri operatori. Altra novità, abbastanza unica sul mercato: ha eliminato ogni vincolo mensile sul fisso. Su mobile, invece, la principale nuova offerta scontata dà 8GB, 700 minuti e 700 SMS a 6,95 euro al mese per i clienti fissi (10,95 euro al mese per i clienti solo mobile).

La parola ora all’Antitrust, comunque, che dovrà decidere se gli operatori hanno fatto bene i compiti e se si potrà quindi archiviare il procedimento o dovranno essere sanzionati comunque.

Fonte: Repubblica

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Finanziamenti europei

20 APRILE 2018: INCONTRO FORMATIVO GRATUITO “IDEE PROGETTUALI PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE CALL EUROPEE NEL TRIENNIO 2018-2020”

Il 20 aprile 2018 si terrà l’incontro formativo “Idee Progettuali Innovative per la programmazione delle Call Europee nel triennio 2018-2020” presso il Parco Fenice di Padova.

Venerdì 20 aprile 2018 avrà luogo l’incontro formativo gratuito “Idee Progettuali Innovative per la programmazione delle Call Europee nel triennio 2018-2020” presso il Parco Fenice di Padova, in via Lungargine Rovetta 28, dalle ore 9.30 alle 13.30.

Quest’incontro avrà il compito di approfondire il mondo dei finanziamenti europei e verrà organizzato dal Fenice Green Energy Park col supporto di Unioncamere del Veneto – Eurosportello. Esso prevede il riconoscimento di crediti formativi per Avvocati, Commercialisti, Agronomi e Architetti.

Programma dell’incontro:

– Quadro delle informazioni strategiche sugli indirizzi della seconda parte della programmazione 2018-2020.

A cura del Dott. Filippo Mazzariol e Stefania De Santi, Unioncamere del Veneto.

– Focus su H2020 e le nuove regole del programma SME Instrument per le PMI.

A cura del Dott. Antonio Carbone, National Contact Point Sportello Apre Nazionale.

– Laboratorio Guidato: compila la tua scheda progetto e ottieni una prima valutazione.

A cura del Dott. Francesco Pulejo, Ricercatore Università di Padova.

– Come preparare un Pitch presso la UE e formarsi per partecipare ad una Call Europea: il Case Study Abitat.

A cura del Dott. Andrea Grigoletto, DT Fondazione Fenice.

Modera: Dott. Andrea Galeota, Camera di Commercio di Padova.

Per partecipare è richiesta l’iscrizione online tramite il modulo a questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdrhPIQR4-DDSNqDc17JnpWsXVL-9W6aD_45IHqdghA11GEng/viewform

Per ulteriori informazioni contattare: formazione@fondazionefenice.it

Fonte: Camera di Commercio Padova

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reddito di inclusione

REDDITO DI INCLUSIONE: 900 MILA FRUITORI, 7 SU 10 AL SUD

Le persone che hanno beneficiato del Rei, il Reddito di inclusione, sono state nel primo trimestre dell’anno 900 mila e sette su dieci risiedono al Sud.

Nell’arco di soli tre mesi sono stati raggiunti circa 250 mila nuclei familiari, la metà dell’obiettivo che si era posto il governo, cioè 500 mila famiglie entro luglio, corrispondenti a 1,8 milioni di persone. Questo è quanto rivela lo studio dell’Osservatorio statistico sul reddito di inclusione presentato dall’Inps alla presenza del presidente del consiglio Paolo Gentiloni, che invita le forze politiche «a non buttare a mare il lavoro che è stato fatto. Abbiamo uno strumento di tutela universale che può essere potenziato e rafforzato. Non possiamo permetterci una fiera delle velleità che ci porterebbe fuori strada».

Il tema del contrasto alla povertà è stato infatti al centro della campagna elettorale, e in questi giorni è uno dei punti di discussione per la formazione del nuovo governo. Il Movimento 5 Stelle propone il Reddito di cittadinanza più ampio di quello attuale, mentre la Lega si dice contraria all’assistenzialismo e per questo ha proposto il Ral, Reddito di avviamento al lavoro, in sostanza un prestito garantito dallo Stato senza interessi garantito per 20 anni. Secondo quanto dichiarato dal premier «il Rei funziona, è una buona notizia, una tappa importante. Dobbiamo quindi proseguire, rafforzandolo con nuove risorse, gradualmente. Ma non buttando a mare il lavoro che è stato fatto. Abbiamo uno strumento di tutela universale che può essere potenziato e rafforzato».

Stesso concetto espresso da Tito Boeri, presidente dell’Inps, secondo cui è necessario continuare sul percorso intrapreso. «E’ un fatto positivo che in Italia si parli di misure a contrasto della povertà. Il paese si è dotato di questo strumento con 70 anni di ritardo. Ma oggi finalmente c’è: è un reddito minimo, ai primi passi e ancora sotto finanziato».

Di conseguenza per Boeri è importante trovare altre risorse e non inventarsi nuovi meccanismi: «Dando più risorse al Rei potremmo raggiungere platee più vaste. Spero non si voglia mettere in discussione questo strumento e impedire che il processo vada avanti». Un invito chiaro alle forze politiche perché trovino ulteriori risorse per il Reddito di inclusione, senza smantellare il sistema.

In Italia le persone in difficoltà sono 4,7 milioni (1,6 milioni di famiglie): da luglio il Rei dovrebbe raggiungere 2,5 milioni di cittadini (700 mila famiglie). Nello specifico ad oggi il reddito di inclusione ha raggiunto 316 mila persone (110 mila famiglie) mentre altre 48 mila (119 mila famiglie) sono state interessate dal Sia, il sostegno all’inclusione.

Il Rei funziona su tutto il territorio nazionale e garantisce un aiuto alle persone in difficoltà; in alcune regioni (Puglia, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia) ci sono misure collegate e di rafforzamento, che integrano dunque l’aiuto. La gran parte dei richiedenti è comunque al sud, in particolare in Campania, Sicilia e Calabria. Boeri spiega «D’altronde cinque poveri su dieci sono residenti in queste regioni. Il Rei è legato allo stato della disoccupazione. Siccome la disoccupazione è intrecciata con lo stato di povertà, c’è una relazione tra il numero dei disoccupati e quello dei beneficiari».

A beneficiare del Rei sono soprattutto le famiglie con un solo componente, in genere disoccupato con più di 55 anni. Un quinto dei beneficiari inoltre ha un disabile in famiglia, mentre la metà dei nuclei ha minori a carico. L’importo medio è di 297 euro al mese, mentre il massimo dell’aiuto è di circa 550 euro. Boeri sostiene «Il messaggio è che senza il Rei queste famiglie riceverebbero pochissimo. E’ fondamentale per dare una qualche prospettiva».

Fonte: Adico

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