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sanatoria fiscale 2019

BOLLO AUTO, MULTE E SPAZZATURA: NUOVA SANATORIA

Nuovo condono 2019

A chi non sono bastate le rottamazioni e i condoni approvati nel corso del 2018 dal governo giallo verde ecco che ne arriva un altro, il dodicesimo per l’esattezza per l’esecutivo Conte. L’ennesimo armistizio con i contribuenti riguarda questa volta tutte le entrate degli enti locali e quindi bollo auto, multe e spazzatura: la nuova sanatoria è contenuta nel Decreto Crescita che dovrebbe essere approvato domani dal Consiglio dei Ministri. La misura interessa il 60% dei Comuni e delle Regioni che avranno 60 giorni di tempo per aderire. Il caso vuole che la misura arrivi poco prima della campagna elettorale non solo per le europee ma anche per le amministrative che a fine maggio rinnoveranno quasi 3.900 Comuni.

 

In rottamazione ci sono tutte le ingiunzioni di pagamento che sono state notificate ai contribuenti dagli enti locali nel periodo che va dal 2000 al 2017. Nel calderone entrano quindi multe auto, Imu, Irap, Tasi, Tari, Tosap e Cosap. 

In quali Comuni è possibile ottenere la nuova sanatoria

Non tutti i Comuni saranno interessati dalla nuova rottamazione. Potranno beneficiarne solo quelli che non hanno affidato la raccolta delle proprie entrate a Equitalia. Si tratta di circa 5 mila Comuni, circa il 60% del totale. Non appena l’ente locale avrà aderito al condono, dovrà emettere una delibera in Consiglio comunale stabilendo per quali entrate e per quali anni permettere la rottamazione. L’amministrazione dovrà poi dare notizia di ciò sul proprio sito istituzionale. 

La distinzione si giustifica per il fatto che i Comuni che si sono affidati a Equitalia hanno visto recapitare ai propri cittadini la classica cartella esattoriale; e pertanto la possibilità di rottamazione scatta solo quando arrivano le sanatorie nazionali.

Invece i Comuni che si sono valsi di mezzi propri, di società in house e concessionari privati la rottamazione è possibile solo se la decide l’ente, sempre che una legge nazionale glielo consenta. E così ecco che arriva il “la” dal Governo. Come dire “se volete, ora potete”.

COSA SI DOVRÀ PAGARE

Il contribuente non dovrà pagare sanzioni e interessi, restando sempre a suo carico l’importo base del tributo. Un discorso a parte meritano le multe le quali sono esse stesse delle sanzioni, per cui su di esse verrà abolita la maggiorazione semestrale del 10% degli interessi.

Fonte: LaLeggeperTutti

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inps ricalcolo pensioni 2019

RICALCOLO PENSIONI: DA APRILE TAGLI PER 5,6 MILIONI DI ASSEGNI

RICALCOLO PENSIONI: DA APRILE TAGLI PER 5,6 MILIONI DI ASSEGNI

Dal prossimo primo aprile scatta il ricalcolo delle pensioni con i nuovi parametri introdotti dalla legge di Bilancio 2019. I nuovi importi, ricalcolati per effetto della perequazione automatica, saranno messi in pagamento dalla prossima mensilità. In particolare, i trattamenti maggiormente interessati saranno quelli complessivamente superiori a tre volte il trattamento minimo.

Ricalcolo pensioni: la circolare Inps sui tagli

Lo ha comunicato l’INPS nella circolare n. 44/2019 illustrando i nuovi criteri utilizzati per effettuare il ricalcolo dei trattamenti pensionistici come previsto dall’ultima manovra di bilancio, in particolar per le pensioni oltre i 1.522 euro al mese.

Le posizioni previdenziali interessate dal ricalcolo sono circa 5,6 milioni: se, per circa 2,6 milioni di esse, la variazione media mensile dell’importo lordo risulta di 28 centesimi, in altri casi si arriva a centinaia di euro.

A seguito del ricalcolo, infatti, l’importo lordo complessivo dei trattamenti pensionistici, dovuto da gennaio 2019, risulta essere inferiore a quello già calcolato in base ai previgenti criteri illustrati dalla Circolare INPS n 122/2018.

Per questo, nei prossimi mesi, saranno comunicate le modalità di recupero delle somme relative al primo trimestre del 2019 (gennaio-marzo), versate in più dall’Istituto per non aver ancora applicato la nuova perequazione.

Perequazione pensioni: il nuovo calcolo

La legge di bilancio 2019, rammenta l’Istituto, ha introdotto un nuovo meccanismo di rivalutazione automatica delle pensioni per il triennio 2019-2021, che ha interessato in particolare i trattamenti pensionistici di importo complessivo lordo superiore a tre volte il trattamento minimo.

L’importo complessivo lordo è la somma di tutte le pensioni di cui un soggetto è titolare, erogate sia dall’INPS che dagli altri Enti presenti nel Casellario centrale, assoggettabili al regime della perequazione cumulata.

L’introduzione del nuovo meccanismo di rivalutazione ha comportato il ricalcolo delle pensioni che, in occasione del consueto rinnovo generalizzato, erano state inizialmente rivalutate secondo i criteri previgenti (cfr. legge n. 388/2000 e Circolare INPS 122/2018).

Preliminarmente, l’Istituto sottolinea che nulla è cambiato relativamente all’indice da utilizzare per la rivalutazione provvisoria, che rimane fissato nella misura pari a + 1,1%, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l’anno successivo. Si confermano, pertanto, i valori riportati al paragrafo 1.2 della circolare n. 122/2018.

Modulo perequativo in vigore per gli anni 2019-2021

I nuovi criteri di ricalcolo, illustrati nella circolare prevedono fasce di importo costruite in base al valore del trattamento minimo (TM) mensile dell’anno 2018, pari a 507,42 euro.

Per i trattamenti fino a tre volte il minimo (€ 1.522,26) la rivalutazione è piena (100%), mentre l’indice di perequazione scende al 97% per i trattamenti oltre 3 e fino a 4 volte il trattamento minimo (oltre € 1.522,26 e fino a € 2.029,68). L’ultima delle sette fasce di perequazione con aliquote decrescenti, invece, prevede un indice fissato al 40% per i trattamenti oltre 9 volte il TM, ovvero oltre € 4.569,28.

In sostanza la forbice stabilisce un incremento percentuale dell’1,1% per le pensioni fino a 1.522,26 euro, mentre quelle oltre le nove volte il TM recupereranno appena lo 0,44%.

Fonte: Studiocataldi.it

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1 e 2 centesimi addio

MONETINE DA 1 E 2 CENTESIMI ADDIO

Monetine da 1 e 2 centesimi addio, al supermercato si arrotonda a 5

Il primo effetto dello stop alla produzione di monetine da 1 e da 2 centesimi è l’arrotondamento alle casse dei supermercati. Conad è il primo grande gruppo di distribuzione a ‘ufficializzare’ l’arrotondamento, ma a breve potrebbe essere seguito anche dagli altri. In Italia si stima circolino monetine in rame per un valore attorno ai sette miliardi, di cui alcune rare ed estremamente preziose. L’addio alle valute da uno e due centesimi porterà un risparmio per lo Stato di poco meno di due milioni di euro l’anno.

Conad, come detto, è il primo ad arrotondare i prezzi a 5 centesimi. Da pochi giorni, infatti, nei punti vendita del gruppo sono comparsi i primi volantini in cui si annuncia l’arrotondamento dei prezzi al multiplo di cinque più vicino, per eccesso o per difetto. Insomma, se il conto dirà 5,57 si pagherà 5,55 euro, se sarà di 5,58 si salirà a 5,60. I cartelli sono apparsi un po’ in tutti i supermercati tra Romagna, Marche, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, una volta che vanno a esaurimento le scorte di monete di piccolo taglio.

“Non è stata una scelta presa a cuor leggero, ma purtroppo gli istituti di credito non sono più in grado di fornire questo tipo di valuta nelle quantità necessarie”, ha fatto sapere Conad all’Ansa, sottolineando che “i prezzi di vendita non sono stati toccati”.

La novità riguarderà solo i pagamenti in contanti, a meno che il cliente non si presenti alle casse con l’importo esatto: in quel caso potrà pagare il conto senza arrotondamento, esattamente come accadrà per chi utilizza carte e bancomat.

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antiquaria-padova-2019

I pittori veneziani a Padova Antiquaria 

 

I pittori veneziani a Padova Antiquaria 

Dalle opere dei Ciardi a Rosalba Carriera, da Tiepolo a Canaletto

(Padova 27.3.2019) Quando l’arte coinvolge il padre e i due figli, prolifici autori di circa 5.000 quadri, nasce il fenomeno Ciardi, la famiglia di pittori veneziani attivi tra l’Otto e il Novecento. A loro sono dedicate la grande mostra di Palazzo Sarcinelli a Conegliano e, a Padova, quella in Galleria Arte Cesaro. Presenti in gran numero alla 35^ fiera- mercato Padova Antiquaria, i quadri dei Ciardi sono l’esempio della sinergia tra galleristi e antiquari. Il percorso artistico del capostipite Guglielmo e dei figli Beppe ed Emma, famosi nel Novecento in tutta Europa, è stato illustrato a Padova Antiquaria da Franca Lugato e Stefano Zampieri, curatori della mostra di Conegliano che prosegue fino a giugno. 

Sono stati ricordati i piccoli paesaggi che Guglielmo teneva sempre con sé come una sorta di museo personale, il suo viaggio in Italia e quello in Europa per accompagnare a Londra Emma invitata a tenere la sua prima personale, il debutto di Beppe Ciardi alla Biennale di Venezia nel 1899.

 

A Padova Antiquaria, fiera- mercato che prosegue fino a domenica 31 marzo alla Fiera di Padova, sono presenti molti altri artisti veneziani (tra cui stampe di Tiepolo e Canaletto) portati da cinque antiquari di Venezia, ma non solo da loro. In mostra 80 antiquari di 13 regioni, presenti con mobili, sculture, tappeti persiani dell’Ottocento, porcellane, statue, argenterie vittoriane e Decò, tessuti e stampe, cornici, specchiere; e ancora cristalli, arazzi francesi e fiamminghi, gioielli, vasi di Emile Gallé e della cristalleria Daum di Nancy. Tra gli artisti lagunari c’è anche una donna: Rosalba Carriera, nata a Venezia nel 1675 e morta nel 1757, presente a Padova con l’Allegoria femminile della pace (Viezzi Arte- Udine) e con Gesù e Maria oltre che con una serie di pastelli veneziani della scuola di Rosalba Carriera (Arcadia, Padova). Rosalba Carriera fu la prima artista a usare l’avorio nelle miniature. I suoi lavori si trovano anche agli Uffizi e alla collezione reale di Windsor.

 

Biglietti e ingressi

Padova Antiquaria si tiene al padiglione 1 della Fiera di Padova con accesso da via Tommaseo. Orari sabato e domenica 10-20, feriali 15-20. Ingresso 8 euro, ridotto 4 euro (over 65, gruppi di 10 persone, forze dell’ordine, studenti, diversamente abili, ragazzi dai 13 ai 17 anni), gratis sotto i 12 anni. Negli oltre 100 negozi padovani partner di Padova Antiquaria i clienti ricevono biglietti omaggio: elenco e informazioni sul sito http://www.antiquariapadova.com/

 Ufficio stampa: Roberto Brumat 347 3020664  mail@robertobrumat.it 

FOTO https://www.facebook.com/padova.antiquaria/           http://www.antiquariapadova.com/

NEF Nord Est Fair srl  http://www.nordestfair.com/ via A. Costa, 19 Padova – 049 8800305

Roberto Brumat
347 3020664
giornalista – copywriter
comunicazione – uffici stampa – documentari

www.robertobrumat.it

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