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Raccolta fondi del Comune di Venezia per l’emergenza acqua alta

Acqua alta a Venezia. Raccolta fondi del Comune per far risorgere la città.

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha lanciato su Twitter una raccolta fondi per aiutare la città duramente provata dall’alta marea di questi giorni. Si legge sul post: #Venezia è un orgoglio di tutta l’Italia, #Venezia è un patrimonio di tutti, unico al mondo. Grazie al Tuo aiuto tornerà a splendere.
c/c intestato a: Comune di Venezia-Emergenza acqua alta

 

Causale: contributo emergenza acqua
IBAN: IT 24 T 03069 02117 100000 018767 BIC: BCITITMM

COSTA CROCIERE DONA 100MILA EURO
Il Gruppo Costa Crociere, attraverso la sua Fondazione, donerà 100mila euro al Comune di Venezia per i primi interventi urgenti destinati a supportare la comunità veneziana nell’immediato dopo l’acqua alta eccezionale. «Venezia – dice Costa Crociere – è un tesoro prezioso per tutti noi e sentiamo la necessità di contribuire per fornire un aiuto concreto nella gestione di questa emergenza». La compagnia ha anche annunciato di essere a disposizione del Governo e delle Autorità locali per discutere insieme su come fornire ulteriore supporto, più strutturale, sulla base delle priorità di intervento che le Istituzioni definiranno una volta che saranno più chiare l’entità dei danni e, quindi, le necessità reali.

Acqua alta a Venezia, gli aiuti della Caritas: una barca di alimentari per Pellestrina, dodici persone ospiti per la notte in Seminario

Una barca di generi alimentari per Pellestrina. È partita stamattina, grazie alla Caritas veneziana e ad un’associazione, con la collaborazione della Protezione civile.

Pasta, insaccati, farmaci da banco…: alle 8 di sabato 16 la barca è stata caricata ed è partita, raggiungendo l’isola, provata dalle acque alte eccezionali dei giorni scorsi.

È una delle numerose azioni solidali che vedono la regia della Caritas diocesana.

Sette nuclei familiari, per dodici persone, sono poi gli ospiti d’emergenza nel Seminario patriarcale, a Venezia. La Chiesa di Venezia ha infatti messo a disposizione anche posti letto e pasti caldi per chi si trova in maggiore difficoltà. Come queste persone che, impossibilitate a rimanere nelle loro abitazioni, perlopiù a pianterreno, adesso trovano riparo e un pasto nelle strutture ecclesiali della città.

Inoltre, la mensa La Tana di Castello distribuisce pasti a chi ne ha bisogno, in particolare ai senza dimora, ma non solo. Ad alcuni anziani i pasti sono stati recapitati a domicilio; la disponibilità di altri volontari per il recapito (telefonare al 334.103.27.14 della Caritas) potrebbe dare risposta ad ulteriori richieste di persone che faticano anche a disporre di pasti regolari a casa propria.

 

 

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COSA CAMBIA IN BANCA

CHIAVETTE E SICUREZZA. COSA CAMBIA PER I RISPARMIATORI DAL 14 SETTEMBRE

BANCHE. CHIAVETTE E SICUREZZA. COSA CAMBIA PER I RISPARMIATORI DAL 14 SETTEMBRE

Partiamo dalla novità che entrerà subito in vigore. Dal 14 settembre le banche saranno obbligate a condividere con terze parti tutte le informazioni che hanno sui propri correntisti. A patto, naturalmente, che il cliente autorizzi il proprio istituto di credito a farlo: sarà una sua libera scelta.

Queste “terze parti” hanno dei nomi da filastrocca: Pisp, Aisp e Cisp ma a ogni sigla corrisponde qualcosa di preciso e, potenzialmente, di grande utilità per il consumatore. Vediamo cosa sono:

 

  • I Pisp (Payment Initiation Service Providers) sono società intermediarie tra il pagatore (consumatori o aziende) e la propria banca che hanno lo scopo di versare denaro a un terzo soggetto. Grazie ai Pisp sarà possibile effettuare un pagamento su un sito di ecommerce (impossibile non pensare ad Amazon) senza inserire i dati della propria carta di credito o bancomat, perché sarà il venditore ad accedere direttamente al nostro conto (previa una nostra prima autorizzazione, che in seguito verrà ricordata) e prelevare. Altri giganti del panorama digitale, come Google e Facebook, potranno beneficiare di questa nuova opportunità addebitando i clienti senza passare per il tramite di alcuna carta. Per accedere al conto del cliente i Pisp devono comunque usare procedure di autenticazione e devono mettere a disposizione del cliente tutte le informazioni relative a quell’operazione;
  • Gli Aisp (Account Information Service Provider) sono servizi che “spiano” (sempre dietro consenso)i nostri conti correnti e le nostre carte, analizzano e aggregano questi dati per fornirci un quadro complessivo delle nostre finanze in un’unica schermata. Ad esempio un report sul nostro patrimonio complessivo, le entrate e le uscite del mese. E in base a questi dati possono fornire consigli su come investire i nostri soldi o proporre strumenti “salvadanaio”. Cosa non possono fare: operare sul conto corrente o detenere i soldi del cliente;
  • I Cisp (Card Issuer Service Providers) sono invece soggetti che emettono carte di pagamento. Solo che, a differenza delle prepagate (che il cliente può ricaricare di volta in volta prelevando denaro dal proprio conto corrente), queste sono direttamente collegate al conto corrente, anche se è stato aperto in una banca differente. I Cisp forniscono la carta ma non detengono il denaro del cliente, hanno però un canale privilegiato per accedervi.

Pagamenti più sicuri (con qualche disservizio)

E poi c’è il grande tema degli strumenti di sicurezza per pagare online. La direttiva rafforza le misure a tutela dei risparmiatori, per prevenire frodi e furti di identità. La sicurezza dei clienti, secondo il testo, si basa su tre principi:

  • Conoscenza: cioè una password o un codice pin che conosce solo l’utente;
  • Possesso: uno strumento che possiede solo l’utente (uno smartphone o un token);
  • Inerenza: cioè qualcosa che l’utente è, ad esempio un’impronta digitale o il riconoscimento facciale.

Le procedure di autenticazione delle banche devono prevedere almeno due di questi principi. Ad esempio: una password generata su smartphone, un pin generato da un token o un’impronta digitale impressa sul telefonino. Questi nuovi standard hanno portato diverse banche italiane a mettere in soffitta il caro vecchio token, provocando in alcuni casi qualche malumore tra i clienti (sulle nostre pagine abbiamo parlato del caso di Banca Intesa).

Queste nuove procedure sarebbero dovute entrare in vigore il 14 settembre ma Banca d’Italia ha fatto sapere lo scorso primo agosto che “in considerazione della complessità degli adeguamenti” e per “ridurre fortemente i rischi di disservizi nei pagamenti online con carta”, ha deciso di concedere una proroga per un periodo limitato agli operatori che ne facciano richiesta e a patto che spieghino, nel dettaglio, in che modo intendono procedere. Quanto tempo durerà la proroga? Banca d’Italia spiega che questo verrà definito dall’Eba (l’autorità bancaria europea) che nello scorso giugno aveva autorizzato le banche centrali nazionali a concedere più tempo in casi limitati.

Addio al token? Non è detto

Il problema dei token attuali è che generano un codice (l’Otp, one time password) che pura pochi secondi ma non esclude la possibilità che un truffatore informatico possa utilizzarlo per compiere una seconda operazione-lampo, drenando soldi dal conto del cliente. Con le nuove regole, invece, il codice “restituito” al cliente è valido solo e soltanto per quella operazione.

Attenzione, però: anche se le banche dovranno togliere di mezzo gli attuali token, non è detto che questi strumenti scompariranno del tutto: alcuni istituti di credito semplicemente li sostituiranno con alcuni di nuova generazione (ad esempio Deutsche Bank consentirà ai propri clienti di scegliere tra uno virtuale, gratis, e uno fisico col tastierino, a pagamento). Il problema che diversi consumatori lamentano è che le banche, costrette dalla nuova direttiva, punteranno tutto sulle app per smartphone (come in effetti sta accadendo) discriminando chi possiede un telefono di vecchia generazione. In realtà diverse banche – tra le quasi Intesa Sanpaolo – prevedono, proprio per casi simili, l’invio del codice via sms, spesso a pagamento.

Non mancano, comunque, le critiche a questo aspetto della direttiva: “Per la mia esperienza, non ho mai avuto notizia di utenti che siano stati truffati o abbiano subito furti di identità usando gli attuali token. Le nuove misure di sicurezza servono piuttosto ad armonizzare le procedure di pagamento a livello europeo, ma non è vero che fino ad ora pagavamo in modo poco sicuro” dice Giuseppe Mermati, referente del settore bancario per l’Unione Nazionale Consumatori.

Mentre Carlo Piarulli, responsabile del settore credito per Adiconsum, si sofferma soprattutto sulla parte della direttiva dedicata alle “terze parti”: “Dal 14 settembre sarà ancora più importante prestare la massima attenzione ai consensi che forniamo alla nostra banca. Perché è vero che i nuovi servizi potrebbero essere utili a molti consumatori, ma è anche vero che si tratta di condividere informazioni preziose, e questo non può essere fatto a cuor leggero”.

Piarulli, come diversi altri osservatori, vede in questa direttiva un possibile “cavallo di Troia” per le banche tradizionali. “Giganti come Google, Facebook e Amazon avranno la possibilità di instaurare un rapporto sempre più diretto con i propri clienti e, con il tempo, potranno intercettare la clientela delle banche per portarli a sé. Non è un caso che queste società abbiano chiesto la licenza da operatori bancari in alcuni Paesi Ue.

fonte: repubblica.it

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tasse in aumento

TASSE MAI COSI’ ALTE DAL 2015, E CRESCE IL DEBITO

TASSE MAI COSI’ ALTE DAL 2015, E CRESCE IL DEBITO: ISTAT E CORTE DEI CONTI PICCONANO IL GOVERNO

Tasse record dal 2015, mentre a fronte dell’aumento del potere d’acquisto delle famiglie – dopo due cali consecutivi – i consumi scendono, con una crescita della propensione al risparmio. Ma i dati diffusi dall’Istat parlano anche del Nord est, sul podio per crescita e occupazione rispetto alla media nazionale, e dei profitti delle imprese, ai minimi storici degli ultimi 20 anni. L’Istituto registra infatti che nei primi tre mesi del 2019 la quota di profitto – che riguarda le società non finanziarie e il reddito da capitale ottenuto sul valore aggiunto prodotto – è al 40,7%, in calo di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Si tratta del valore più basso registrato nell’attuale serie storica di riferimento, avviata nel 1999.

Pressione fiscale – Nei primi tre mesi del 2019 è risultata del 38,0%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’istituto nazionale di statistica, specificando che si tratta del picco dal 2015 nel confronto fra trimestri, precisa che anche in questo caso vale solo il confronto annuo, tra stessi trimestri. Nel primo la pressione fiscale mostra un livello più basso rispetto al resto dell’anno. Ripercorrendo a ritroso i livelli registrati dalla pressione fiscale, sempre nel confronto tra primi trimestri, l’Istat ricorda che, appunto, nel 2018 era stata pari al 37,7%, stesso dato rilevato nel 2017, mentre nel 2016 era stata pari al 37,9%. Per trovare un dato superiore a quello del primo trimestre del 2019 si deve torna quindi a inizio 2015, quando era stato toccato un valore pari al 38,9%.

Nord Est sul podio per crescita e occupazione rispetto alla media nazionale– Nella ‘stima preliminare del pil e dell’occupazione territoriale 2018’, si legge che nel 2018 il Pil messo a segno dall’area è stato pari al +1,4%, con una dinamica particolarmente vivace del settore dell’industria in senso stretto che ha registrato un +3,2%. Modesta invece la performance nel Mezzogiorno , +0,4%, nonostante il risultato positivo delle costruzioni con un +4,1%. Sul fronte occupazione il Nord-estsegna il +1,1%, +2,3% nell’industria; più contenuti i valori al Sud, nel Mezzogiorno che registra +0,7% ma con un marcato aumento nel settore dei servizi finanziari, immobiliari e professionali +3%.

Consumi e risparmi delle famiglie – Dopo due cali consecutivi, si registra però un aumento del potere d’acquisto delle famiglie, cresciuto rispetto al trimestre precedente dello 0,9%.  Torna così a segnare un nuovo massimo dal 2012, ma resta ancora sotto il picco pre-crisi, toccato nel 2007 (-5,7%). Per l’istituto si tratta di “un marcato recupero” del reddito che, “grazie alla frenata dell’inflazione, si è trasferito direttamente in crescita del potere d’acquisto”. I consumi delle famiglie nei primi tre mesi del 2019 sono cresciuti in termini nominali dello 0,2%, frenando su base congiunturale (erano aumentati dello 0,6% alla fine del 2018). Invece, la propensione al risparmio delle famiglie è stata pari all’8,4%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

Fonte

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13 giugno 2019 Sant'Antonio

13 GIUGNO, LA GRANDE FESTA DI ANTONIO

LA FESTA DEL SANTO. OGGI LA GRANDE GIORNATA DI ANTONIO

Santuario gremito per le Sante Messe; Pellegrini in arrivo da ogni dove; l’opera preziosa dei volontari

 

IERI POMERIGGIO IL PELLEGRINAGGIO DEL CAPITOLO DELLA CATTEDRALE CON I VICARIATI DELLA SACCISISA E DI ESTE. LA SANTA MESSA DELLE ORE 18 PRESIEDUTA DA SUA ECC.ZA MONS. FABIO DAL CIN DELEGATO PONTIFICIO PER LA BASILICA

«Qui a Padova non occorre nemmeno dire il nome, basta il titolo: Il Santo!» così Sua Eccellenza Mons. Fabio dal Cin, Delegato Pontificio per la Basilica ha aperto la sua Omelia. «Antonio è “Santo” per molti motivi, perché ha fatto e continua a fare grandi miracoli, perché è stato un grande predicatore e un grande pacificatore in tempi di tensioni e di ingiustizie sociali, ma soprattutto “Santo” perché ha lasciato spazio nella propria vita alla fantasia di Dio! Infatti vediamo che come ogni volta che aveva un progetto sul proprio futuro, si trovava a dover cambiare perché il Signore voleva da lui un’alta cosa. Antonio aveva deciso di andare in Africa e il Signore lo gettò sulle coste della Sicilia; voleva vivere nel nascondimento e il Signore lo chiamò a predicare alle folle; voleva rimanere frate umile e nascosto e fu chiamato a ricoprire ruoli di grande responsabilità. Avrebbe potuto essere un grande deluso, un depresso perché i suoi progetti erano mutati, e invece fiorì dove il Signore lo aveva inaspettatamente piantato. Lo fece con dedizione totale: l’amore a Dio e ai fratelli bruciò la sua breve e intensissima esistenza. Morì a soli 36 anni come narrano i suoi biografi, per sfinimento di eccesso di lavoro e per scarso nutrimento e riposo. Capita anche a noi di trovarci in situazioni diverse da quelle immaginate. Imprevisti sul lavoro, nella vita famigliare, nella salute che ci fanno cambiare vita, ostacoli che ci vengono dalle decisione degli altri. Possiamo deprimerci o imparare da Sant’Antonio a fare di queste sfide delle grandi opportunità per la nostra crescita In qualsiasi circostanza il Signore ci chiama a spenderci per amore a Lui e ai fratelli Dio ci dice “Va nel mondo in cui vivi e cerca di fare il bene agli altri e di fare il bene che ti ho chiesto di fare e fammi onore da cristiano come Sant’Antonio ha fatto onore a Cristo per la sua vita e la sua missione”. Anche noi abbiamo ricevuto lo stesso spirito che ha guidato il grande Santo e allora chiediamo la grazia in questa festa di essere soprattutto discepoli missionari del Signore là dove visiamo ogni giorno.»

BASILICA DEL SANTO

Basilica gremita stamani sin dalla prima messa della ore 6.00 con tutti i posti a sedere occupati. Come sempre un grande abbraccio dai padovani e dai pellegrini di tutto il mondo giunti oggi sino a qui.

Stamani già dalle ore 5.30 i pellegrini erano in attesa di entrare in Basilica. Dalla metà della mattinata si sono iniziate a formare code sul sagrato per accedere al Santuario dalla Porta Nord ed arrivare, secondo il percorso designato, alla Tomba del Santo, sorvegliata di volontari e alla Cappella delle Reliquie. 

A pieno regime la macchina organizzativa messa in campo dai frati: una ventina di frati nella Penitenzieria, per ascoltare e assolvere i pellegrini dalle 5.45 di stamani, sino alle 19.30. 

Una quindicina le guardie della Basilica in servizio suddivise in vari turni dalle 5.30 sino alle 22.30 di oggi; circa un centinaio di volontari tra Arciconfraternita di sant’Antonio; Associazione Mario Tommasi onlus del Villaggio Sant’Antonio; Cisom; Croce Rossa; Croce Verde; Gioventù francescana; Milizia dell’Immacolata; Protezione Civile; Rangers; Associazione Domus Familiae padre Daniele; Scout e volontari vari.

Il Cisom (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta)ha allestito il servizio di assistenza e soccorso dalle ore 6.00 alle ore 21.00 con orario continuato con oltre sessanta volontari e 10 medici coprendo tutto il territorio della Basilica. Quattro le postazioni: oltre al Posto Medico Avanzato (la tenda allestita sul lato nord della Basilica attrezzata con 6 posti branda già dalle 6 del mattino, l’Ambulatorio nel Chiostro del Beato Luca, una postazione nella Cappella delle Reliquie ed una accanto alla Cappella della Madonna Mora. Sul Piazzale un posto di assistenza a copertura della zona esterna della Basilica. Quattro dispositivi di defibrillazione a disposizione: BLSD uno nella Tenda PMA, uno nell’ambulatorio, e due all’interno della Basilica.

Sin dal mattino sono stati circa una ventina gli interventi di soccorso con due ospedalizzazioni. Il Cisom rafforzerà le postazioni a partire dalla Messa delle 17, momento in cui solitamente aumentano gli interventi.

Come sempre grande attenzione in questa giornata dalla Pubblica Sicurezza: una quarantina circa le unità presenti tra Polizia, Carabinieri a cui si aggiunge il personale del Comando di Polizia Municipale, impegnate in Zona Prato della Valle e in Basilica, nella viabilità, nell’accompagnare la Processione .

 LE PRINCIPALI CELEBRAZIONI

Sono 11 le Sante Messe in programma in questa giornata di festa: la prima alle ore 6.00 del mattino presieduta da Sua Ecc.za Mons. Fabio Dal Cin Delegato Pontificio per la Basilica; poi alle 7.00, alle 8.00 presieduta da padre Oliviero Svanera rettore della Basilica, alle 9.00, alle 10.00 la Santa Messa degli Associati  «Messaggero di sant’Antonio» presieduta da padre Giancarlo Zamengo Direttore Generale del «Messaggero di sant’Antonio»,alle ore 11.00 la Santa Messa Pontificale presieduta dal Vescovo di Padova Sua Eccellenza Monsignor Claudio Cipolla e alle 12.15; al pomeriggio una messa alle 15.30 e la Santa Messa Solenne delle ore 17.00 c presieduta quest’anno dal nuovo Ministro Generale dei Frati Minori Conventuali fra Carlos Alberto Trovarelli. Concelebrano, tra gli altri: padre Jan Macierjowski Vicario generale OFMConv con padre Giovanni Voltan, ex-Ministro provinciale della Provincia Italiana S. Antonio di Padova, e padre Roberto Brandinelli, Vicario provinciale della Provincia Italiana. Con loro anche padre Marco Tasca, ex Ministro Generale OFMConv e ex-Ministro provinciale Provincia Italiana S. Antonio di Padova OFMConv, p. Mauro Gambetti ofmconv Custode del Sacro Convento di Assisi e circa 60 frati ofmconv che partecipano al Capitolo generale in corso a Collevalenza (PG).

La Santa Messa delle ore 17 precede la Solenne Processione delle Reliquie e della Statua di SantAntonio per le vie della cittàdi Padova. Una santa messa anche alle ore 19.00in attesa del rientro della Processione e l’ultima messa che conclude la giornata alle ore 21.00.

«….. ha principiato nella Omelia Sua Eccellenza Monsignor Cipolla che èanche il suo Messaggio alla Città di Padova –. …….»

Alle ore 13, in Basilica, la celebrazione in lingua degli albanesi, per il quarto anno in Basilica, che sono giunti in oltre un migliaio dalle regioni italiane e da tutti paesi europei nei quali risiedono: Austria, Svizzera, Croazia, Germania, Slovenia, Repubblica Ceca. «Siamo radunati oggi nella Festa di Sant’Antonio con tantissimi albanesi cattolici e non cattolici –  ha salutato padre Nikson Shabani – siamo venuti qui dai tanti paesi d’Italia e da tanti paesi d’Europa nei quali risiediamo, perché gli albanesi rispettano tantissimo il Santo e tra il popolo albanese vi sono moltissimi devoti. In Albania infatti vi è uno dei più grandi santuari a lui dedicato d’Europa e nel Kosovo sono cinque le parrocchie che oggi festeggiano.  Siamo qui tutti insieme per portare a Sant’Antonio le nostre preghiere e le nostre intenzioni, e a lui chiediamo pace e benedizione per tutte le nostre comunità».

Grande folla per la Santa Messa Solenne delle ore 17.00 presieduta da fra Carlos Alberto Trovarelli, Ministro Generale dei Frati Minori Conventuali

Al termine della Processione, sono previsti i saluti del Ministro Provinciale Vicario padre Roberto Brandinelli.

 I DATI SULLAFFLUENZA (dati raccolti sino alle ore 15,30 di oggi)

Nella giornata di ieri, mercoledì 12 giugno, vigilia della Festa, 1.886pellegrini sono passati dinanzi alle Reliquie e oltre…..alle ore 15.00 di oggi. Dall’Inizio della Tredicina sono quindi (41.384)…..i passaggi conteggiati, senza contare quelli della giornata di oggi che si presume intorno ai 6/7000 pellegrini al termine delle celebrazioni di questa sera, portando quindi a  circa 50 mila ingressi solo alla Cappella del Tesoro dal 31 maggio. (Si ricorda che questo è un dato parziale in quanto registra le persone che sfilano dinanzi alla Lingua e non conteggia quanti accedono solo alla Tomba del Santo o quanti seguono solamente le celebrazioni).

Entro fine giornata saranno praticamente esauriti tutti i 10mila panini benedetti dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio, distribuiti dalla primissima mattina di oggi sul sagrato della Basilica.

Oltre 10 mila le ostie consacrate nella mattinata di oggi.In tutto oltre 50 mila consacrate dall’inizio della Tredicina. E oltre circa 2000 le bottigliette di acqua benedetta distribuite dalla Sagrestia della Basilica solo nella giornata di oggi.

L’Arciconfraternita di Sant’Antonio ha fatto benedire 8.000 panini che sono stati distribuiti durante la giornata sin dal primo mattino.

Affollatissimi anche i pellegrinaggi delle Diocesi del Veneto: dall’inizio della Tredicina, oltre 11 mila persone hanno accompagnato i pellegrinaggi delle sette diocesi del Veneto e quelli delle varie Associazioni che tradizionalmente vengono in Basilica in questi giorni di festa: ogni celebrazione infatti vedeva il Santuario interamente occupato nei posti a sedere (circa 850) con molte persone in piedi per un totale di circa un migliaio di presenze solo nelle celebrazioni a loro riservate. A questi vanno aggiunti i pellegrini e devoti che prendevano parte a tutte le altre messe nelle varie giornate della Tredicina, ipotizzabili in circa altri 1000/1200 unità al giorno.

PER INFORMAZIONI

Vi ricordiamo inoltre il ricco programma di celebrazioni del Giugno Antoniano 2019 disponibile al sito http://www.santantonio.org/it/basilica. Per informazioni ai Colleghi della Stampa sugli appuntamenti della Manifestazione: Ufficio Stampa – “Messaggero di Sant’ Antonio” Editrice

Tel. 049-8225926 – Mob. 380-2038621

email:  ufficiostampa@santantonio.orgweb: areastampa.messaggerosantantonio.it

 

 Per eventuali altre richieste o informazioni:

Pontificia Basilica del Santo: http://www.santantonio.org/it/basilica

 Relazioni con i Media per la Tredicina e per la Solennità del Santo

CRISTINA SARTORI, cell. 348.0051314: studiocristinasartoripress@gmail.com  cristina.sartori1@gmail.com

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