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POPOLAZIONE VENETA ANZIANA. RICHIESTE PER L’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO.

In una complessiva popolazione veneta di quasi 5 milioni di abitanti, un milione e cento mila sono sopra i 65 anni. La figura dell’amministratore di sostegno, dunque, è molto richiesta.

L’anzianità comporta anche la non più totale autosufficienza della persona, per le piccole attività quotidiane ad esempio. Proprio per questa ragione c’è stato un aumento di soggetti che si rivolgono allo sportello Adico “amministratore di sostegno”. Essi avanzano richiesta di una figura a favore di qualche familiare anziano, che non riesce a svolgere determinate azioni, soprattutto, amministrative.

Ma chi è l’amministratore di sostegno?

Si tratta di un istituto che opera quando un soggetto non è più autosufficiente, ma non tanto da diventare incapace di intendere e di volere: in questo caso viene nominato da un giudice un amministratore di sostegno che agisce in nome e per suo conto.

Un esempio fra tutti è il familiare che vive in casa di riposo e non è più in grado di gestire le attività patrimoniali e non. La richiesta alla nomina dell’amministratore sopra citato serve per gestire i beni dell’anziano.

Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, spiega:

“L’amministratore di sostegno è una figura molto richiesta proprio perché la popolazione è sempre più anziana. Il nostro sportello sta gestendo diverse pratiche soprattutto a partire dal 2018, forse perché a poco a poco la gente comincia a conoscere questa figura giuridica e inizia a comprenderne l’importanza. Crediamo che a poco a poco l’amministratore diventerà un istituto sempre più utilizzato proprio in relazione all’invecchiamento della popolazione”.

Per saperne di più: Amministratore di sostegno

Fonte: Adico

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RIAPRE MELETTE 2000 AD ASIAGO GRAZIE AI PROGETTI DI RINNOVAMENTO DEGLI IMPIANTI SCIISTICI

Da quest’inverno aumenta il confort e si riducono i tempi di attesa per uno dei comprensori più amati per gli appassionati dello sci: le Melette.

Un ponte di collegamento, un parcheggio ampio e nuovi impianti ultra all’avanguardia. Tutte innovazioni che rendono le Melette, gruppo di rilievi montuosi nell’Altopiano dei Sette Comuni, sempre migliori.

A seguito di due anni di lavori, la stazione sciistica riapre a dieci minuti dalla suggestiva città montana di Asiago per tornare ad essere una delle mete favorite dagli sciatori del Nord-Est grazie a piste raggiungibili e appassionanti.

La nuova seggiovia a sei posti ad agganciamento automatico sarà funzionante a Natale per condurre gli appassionati alla cima delle Melette. Sarà la prima volta che un impianto di ultima generazione in fatto di tecnologia verrà adottato sull’Altopiano del Nord-Est. Tutto ciò permette agli sciatori di risparmiare tempo, in quanto impiegheranno pochissimo tempo per raggiungere la cima.

Un’ulteriore seggiovia quatriposto condurrà gli sciatori in cima al Monte Ongara.

Le novità non finiscono qui. Ci sarà un nuovo ponte che collegherà la pista che scende dal Monte Ongara e la pista principale delle Melette, ottima soluzione per non sfilare gli sci nel passaggio.

Risultato: 25 km di piste sciistiche, semplici da raggiungere grazie al nuovissimo parcheggio. L’appalto di 10 milioni di euro (9 milioni dal Comune di Asiago, di cui 8 milioni di contributo fondi ODI, e 1 milione dal Comune di Gallio) è stato ampiamente utilizzato ad hoc.

Lo dichiara anche il sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern:

“Quest’opera è di fondamentale importanza per lo sviluppo turistico, economico e sociale di Asiago e dell’Altopiano. Attraverso il rilancio delle Melette puntiamo a migliorare gli standard qualitativi della nostra offerta invernale ed estiva e a ridare lustro a un comprensorio amato e frequentato da generazioni di famiglie. I benefici di questo importante investimento avranno un positivo impatto sull’indotto di tutto il territorio”.

Progetti futuri

La zona montana di Asiago sarà interessata da altre innovazioni e novità.

Kaberlaba è interessato da un progetto di riqualificazione per allargare il bacino di approviggionamento idrico. Esso, ad oggi, è già in funzione e, grazie ai miglioramenti, potenzierà l’innevamento delle piste. Una nuova seggiovia quadriposto e la realizzazione di una nuova pista di raccordo sono parte dell’ambizioso progetto.

Verena 2000, skiarea, sarà dotata, anche’essa, di una nuova seggiovia centrale a 6 posti e l’innevamento sarà potenziato.

Vuoi saperne di più?

Per maggiori informazioni turistiche e prenotazioni:
www.asiago.to
www.asiago.it
www.guideasiago.com
www.guidealtopiano.com

Fonte: Comune di Asiago

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NUOVO LIBRO DI ELISABETTA ZILIOTTO “LA MEDICINA DIMENTICATA DEL SOFFIO DIVINO”

Medicina, Bibbia, cifre nascoste e Universo. Questi sono solo alcuni degli interessanti temi di “La Medicina dimenticata del Soffio Divino” della scrittrice padovana Elisabetta Ziliotto.

“La tua medicina è in te

e tu non la osservi.

La tua malattia è in te

e tu non la noti”.

Hazrat Ali, maestro Sufi

La Medicina dimenticata del Soffio Divino è dedicato a tutti coloro che vogliono creare armonia dei battiti del cuore con le pulsazioni dell’Amore, della Vita, della Natura e quindi dell’Universo, attraverso il Soffio Divino.

La lettura della Bibbia è un’autentica opera di trasmissioni trans-generazionali, grazie alle dimensioni celate al suo interno, dai miti ai simboli e, soprattutto, alle cifre. L’autrice Elisabetta Ziliotto, così, vuole dimostrare che il destino di tutti noi possa essere determinato dalla storia delle generazioni precedenti, appoggiandosi ad un’antica teoria. I versetti della Bibbia, infatti, mostrano come la malattia possa essere osservata all’interno dell’albero genealogico.

Lo studio dei simboli matematici, nascosti nei versetti della Genesi, è da considerarsi un’idea rivoluzionaria. Le cifre e le formule vengono usate per spiegare l’embriologia, la cosmologia e la conoscenza. Proprio grazie alla scienza numerica in questione, è stato possibile portare la medicina tra strati di terreno personale dove il tempo è l’essenzialità della vita. L’attenta considerazione e consapevolezza della ricerca della Verità può trasformare geneticamente cellule e guarire patologie ereditarie, trasmesse di padre in figlio come fantasmi nei “fantasmi familiari“.

“Colui che non sa niente, non ama niente. Colui che non fa niente, non capisce niente” (Paracelso)

L’autrice

Elisabetta Ziliotto, giornalista e fotografa free lance, dopo aver conseguito la laurea in Scienze Internazionali nella sua città Padova ed essersi occupata di cronaca e politica per alcune testate ed emittenti nazionali, decide che il pianeta è troppo interessante per non esplorarlo. Parte quindi per Città delle Stelle e si occupa di stampa aerospaziale intervistando i più importanti astronauti russi. Girovaga in varie parti del mondo immortalando varie tessere di universi, poi ritorna nel suo continente natale. Oggi si occupa di Counselling sistemico relazionale, di Costellazioni Familiari, di Theta Healing e di Decodifica Bio-Transgenerazionale.

“Sono una semplice onda nell’ oceano e come onda non posso iniziare a pensare di essere un’entità a sé stante, separata. Ovunque l’oceano mi porta, devo danzare in quella direzione”.

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EUROSTAT: LA POVERTÀ DIMINUISCE NELL’UNIONE EUROPEA, MA AUMENTA IN ITALIA

I dati Eurostat riguardanti l’indice di povertà sono positivi relativamente all’Unione Europea, e negativi approposito dell’Italia. A rischio anche Grecia, Spagna, Paesi Bassi, Cipro e Estonia.

La popolazione povera dell’Unione Europea è diminuita, mentre quella dell’Italia è aumentata considerevolmente. I dati derivano direttamente dal rapporto dell’Eurostat, diffuso mercoledì 17 ottobre: giornata internazionale per l’eliminazione della povertà.

Secondo l’indagine Eurostat, l’Italia, dopo la Grecia, è il paese dove il rischio di povertà è maggiormente aumentato dal 2008, salendo del 3,4%. Raggiungendo quasi il 30% della popolazione nazionale. Mattarella, in onore della giornata internazionale di oggi afferma: “Evitare che la povertà si traduca in crescente marginalità sociale“. L’associazione tra povertà e isolamento sociale è immediata, in quanto le persone povere vengono, di conseguenza, escluse dalla società.

Dati a confronto

Nel 2017 nell’Unione erano 112,9 milioni le persone a rischio povertà o esclusione sociale, pari al 22,5% della popolazione europea. Rispetto al 2008 si tratta di una diminuzione di 3,15 milioni di persone.

In Italia, invece, la situazione è capovolta: nel 2008 le persone a rischio povertà erano 15 milioni, mentre nel 2017 sono state quasi 17 milioni e mezzo ossia il 28,9% della popolazione. L’aumento della povertà interessa 2,3 milioni di persone.

Fonte: Adico

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