Ieri incontro tra Zamuner e soci del Padova

Giorgio Zamuner sulla buona strada per dirigere i biancoscudati.

Ieri è stato compiuto un ulteriore passo avanti nell’iter che porterà all’investitura di Giorgio Zamuner come direttore generale con delega per l’area tecnica biancoscudata, dato che ha incontrato tutti gli azionisti della società. Dopo avere già avuto modo di conoscere nei giorni scorsi il presidente Giuseppe Bergamin e l’amministratore delegato Roberto Bonetto, è stata l’occasione per una sorta di presentazione agli altri soci, vale a dire Moreno Beccaro, Massimo Poliero e Giampaolo Salot.
Se ormai è scontato che sarà lui il prescelto, per l’ufficializzazione bisognerà attendere ancora un po’. Nelle prossime ore Zamuner dovrebbe comunicare al presidente Mauro Lovisa del Pordenone di avere fatto la sua scelta, ossia sposare la causa biancoscudata trattandosi di un’opportunità irrinunciabile per la crescita professionale.

I friulani, però, sono ancora in corsa per la promozione in serie B essendo approdati alla semifinale play off (andata e ritorno) con il Pisa: se Lovisa chiederà a Zamuner di vivere fino in fondo l’esperienza negli spareggi, la fumata bianca ufficiale al Padova tarderà almeno di un paio di settimane. Al contrario i tempi si accorcerebbero di molto.

Tornando agli affari biancoscudati, altra questione da risolvere è quella relativa all’allenatore. E con l’arrivo di Zamuner, che avrà massima liberta nella scelta, le quotazioni di Bepi Pillon sembrano essere ridotte all’osso. Il tecnico di Preganziol incontrerà a stretto giro di posta lo stato maggiore del club, e avrà modo di fare una chiacchierata anche con il nuovo responsabile dell’area tecnica. Difficilmente però, dicevamo, il suo contratto sarà rinnovato. Nessuno mette in dubbio l’ottimo lavoro svolto in poco più di un girone tanto da risalire la classifica dalle zone basse fino ai margini dei play off, ma il 4-4-2 non sarebbe il modulo preferito di Zamuner, che ha idee chiare sul come dovrà giocare il Padova: una squadra propositiva, capace di andare al tiro con facilità. Ecco allora che in cima alla sua lista ci sarebbe Bruno Tedino, insieme al quale ha costruito il “miracolo” Pordenone. Oltre a conoscerne per filo e per segno le metodologie nel lavoro quotidiano, Zamuner ne apprezza la preparazione e la capacità nel sapere fare giocare la squadra, nonché la sua bravura nel fare crescere i giovani (prima di Pordenone allenava la nazionale under 18). Insomma, il profilo ideale, ma c’è un inghippo di non poco conto: Tedino ha rinnovato di recente per altri due anni il contratto con il club friulano e, stando alle recenti dichiarazioni di Lovisa, difficilmente sarà liberato. Di sicuro il tentativo sarà fatto, ma se la situazione non dovesse sbloccarsi in tempi ragionevoli, ecco che si virerebbe su qualche altro profilo. E tra i nomi più spendibili ci potrebbero essere Sottili (Bassano), Asta (ex Lecce) e D’Aversa (ex Lanciano), mentre appare fuori portata De Zerbi (Foggia), anche se Zamuner lo conosce bene essendone stato il procuratore quando giocava.

(Da Il Gazzettino)

Fonte: Padova Sport

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